Samsung accusata di aver pagato per screditare HTC

In Taiwan, Samsung avrebbe assunto alcuni utenti per commentare negativamente sui social network HTC e i suoi smartphone: avviate le indagini.
Samsung accusata di aver pagato per screditare HTC
In Taiwan, Samsung avrebbe assunto alcuni utenti per commentare negativamente sui social network HTC e i suoi smartphone: avviate le indagini.

Samsung sarebbe talmente preoccupata dalla crescente qualità degli smartphone HTC da ricorrere anche a metodi poco ortodossi pur di screditarli e scoraggiare i potenziali acquirenti ad acquistarli. Dall’agenzia di stampa AFP si apprende infatti come Samsung sia accusata di aver giocato sporco contro HTC, pagando degli utenti per recensire negativamente i prodotti dell’azienda rivale.

Nello specifico, il gruppo sudcoreano avrebbe assunto degli studenti universitari per diffondere tramite i social network dei commenti negativi su HTC e in particolare sull’HTC One, il nuovo smartphone Android top di gamma che è riuscito a catturare un enorme interesse a livello globale, tanto da poter anche eventualmente oscurare il nuovo Samsung Galaxy S4. La questione è rapidamente finita nel mirino delle autorità locali e attualmente la Fair Trade Commission taiwanese sta indagando circa la presunta colpevolezza di Samsung.

L’accusa sarebbe di pratiche pubblicitari sleali e ingannevoli contro HTC sia per Samsung che per la propria divisione marketing, e qualora le indagini ne confermassero la colpevolezza, l’azienda dovrebbe pagare una multa fino a 835.000 dollari. Di seguito la dichiarazione ufficiale di Samsung, inviata prima su Facebook (Taiwan) e successivamente da un portavoce della società a CNET:

Samsung Electronics resta impegnata nell’adottare forme di comunicazione trasparenti ed oneste con i consumatori, così come evidenziato nel l’Online Communications Credo della compagnia. Abbiamo incoraggiato tutti i dipendenti di Samsung Electronics a rimanere fedeli al nostro Credo. Il recente incidente è stato sfortunato, ed è stato determinato dall’insufficiente comprensione di questi principi fondamentali.

Samsung Electronics Taiwan (SET) ha interrotto tutte le attività di marketing che coinvolgono l’invio di commenti anonimi, ed assicurerà che tutte le attività di marketing online saranno pienamente conformi all’Online Communications Credo della compagnia.

Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente che l’incidente potrebbe aver creato. Continueremo a potenziare l’educazione e il training dei nostri impiegati per prevenire il ripetersi dell’accaduto.

Non si tratta della prima volta in cui Samsung finisce nel mirino di una commissione di vigilanza: lo scorso anno fu infatti condannata a pagare una multa per pubblicità ingannevole riguardante le funzioni della fotocamera sul Samsung Galaxy Y Duos GT-S6102 e un’altra, in Cina, a causa di una vicenda che riguardava un “cartello” sui prezzi dei monitor LCD. Bisognerà vedere quale sarà il finale della vicenda che la vede contro il gruppo HTC.

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