Samsung sta collaborando con la Korea Transportation Safety Authority (KOTSA) per sviluppare un’infrastruttura di rete mobile per veicoli autonomi, presso l’impianto K-City di recente apertura. K-City, per chi non lo sapesse, è una delle numerose città fantasma sorte come aree di test per le ultime tecnologie in ambito smart city. L’azienda madre di Google, Alphabet, lo scorso anno ha portato qui dentro Castle, un hub di sperimentazione dedicato alla sussidiaria Waymo, che ha lanciato il suo primo servizio di auto a guida autonoma a Phoenix. Esperimenti di città simili, ad esempio in Russia, sono già noti per aver permesso a Yandex di testare automobili senza pilota, a Innopolis, già nel 2012.
In tale contesto, il governo sudcoreano ha annunciato K-City lo scorso maggio, sebbene la città sia stata aperta solo parzialmente per le imprese a novembre. Con 320 mila metri quadrati di territorio a disposizione, l’area è la più grande dedicata ai test sulle auto, tanto da replicare ogni sorta di scenari del mondo reale, tra cui corsie per autobus, piste ciclabili, autostrade, edifici urbani, parcheggi e altro ancora.
Samsung è una delle aziende che più spinge sul 5G. Di recente ha confermato di aver investito 22 miliardi di dollari in una serie di tecnologie per l’implementazione strutturale dello standard, che ben si sposa con gli obiettivi del governo coreano. “L’importanza dei veicoli autonomi e delle auto connesse sta crescendo rapidamente nell’era dei 5G e l’impegno di Samsung per l’innovazione collaborativa in questo settore è più forte che mai” – ha affermato la compagnia.
“Rendendo disponibili varie reti di telecomunicazione, tra cui il 5G e il V2X (vehicle-to-everything), in un unico luogo, abiliteremo esperienze reali di guida autonoma per persone e aziende a livello globale. Questo ambiente aperto sarà un laboratorio di innovazione unico per i partner che alla fine accelererà il consolidamento della mobilità smart”.