Samsung possiede attualmente una posizione dominante nella fascia di mercato degli smartphone top di gamma, soprattutto grazie al successo del Galaxy S3 e del Galaxy Note 2. Eppure la società sudcoreana è intenzionata ad andare oltre, conquistando anche la leadership dei dispositivi di fascia bassa, da distribuire soprattutto nei mercati emergenti.
Nonostante il clamore attorno agli smartphone Galaxy, di cui il nuovo modello di punta – Galaxy S4 – è stato presentato nella scorsa settimana, la società sta silenziosamente rilasciando sul mercato un sempre maggior numero di smartphone low-cost. Durante il 2013, ha presentato 8 cellulari di fascia bassa, e proseguirà con tale strategia nel tentativo di conquistare quegli utenti che stanno passando da un feature phone a un terminale “intelligente”. Del resto, come affermato dal dirigente JK Shin durante una recente intervista, «nei mercati come l’Indonesia, i consumatori stanno passando dai feature phone agli smartphone e la fascia bassa del mercato di sta sviluppando rapidamente».
Samsung ha rifiutato di commentare quale sia il proprio margine di guadagno sui modelli più economici, limitandosi a comunicare che rappresentano un business redditizio per l’azienda. Mark Newman, analista presso la società Sanford Bernstein, ha stimato che l’azienda guadagni il 12% da ogni smartphone low-cost venduto, il 28% da ogni unità dei top di gamma e tra il 2 e il 3% dai feature phone.
iPhone ha meno dell’1% del mercato indonesiano e Samsung cercherà di battere il diretto rivale nei Paesi emergenti grazie a una serie di terminali annunciati di recente, tra quali figurano il Galaxy Young e il Galaxy Fame, nonché i telefoni a marchio REX. La concorrenza in tale fascia di mercato si farà però a breve più forte, con ad esempio Nokia che sta intensificando i propri sforzi per vendere più unità possibili della propria linea Asha. Pare che però il gruppo finlandese punti più al mercato indiano tra quelli emergenti, dove possiede uno share del 26%, seguito proprio da Samsung con il 22%.