Samsung ha chiesto al giudice distrettuale Lucy Koh di non bloccare le vendite di quegli smartphone proprietari che hanno violato i brevetti Apple, poiché il produttore degli iPhone starebbe cercando in realtà di bannare i nuovi prodotti della casa sudcoreana. Inoltre, un provvedimento del genere le creerebbe molte difficoltà con gli operatori partner.
Sarebbe questo il vero obiettivo di Apple, e non quello di porre unicamente fine alla distribuzione dei vecchi device che hanno usato indebitamente le sue proprietà intellettuali. Secondo un report di Reuters, è questo ciò che sostiene l’avvocato di Samsung, Kathleen Sullivan, spiegando al giudice Koh che il divieto di vendita permanente contro i vecchi dispositivi di Samsung permetterebbe ad Apple di poter chiedere anche il blocco dei futuri prodotti che ancora non fanno chiaramente parte di quelli citati in giudizio.
Inoltre, Sullivan ha dichiarato alla corte distrettuale che un provvedimento inibitorio sui device andrebbe ad ostacolare i futuri rapporti con gli operatori telefonici partner di Samsung, incidendo dunque sulla capacità del gruppo di competere nel mercato degli smartphone. «Un provvedimento creerebbe paura e incertezza ai vettori e ai rivenditori con i quali Samsung ha importanti rapporti», ha infatti sottolineato l’avvocato.
In principio, Apple aveva citato Samsung in giudizio chiedendo il ban di oltre venti smartphone e tablet già introdotti sul mercato; il giudice Koh, che dal 2012 si occupa del caso statunitense, aveva dapprima respinto la richiesta ma nel mese di novembre una corte d’appello federale ha spianato la strada ad Apple nel perseguire il provvedimento desiderato contro alcuni dei prodotti dell’azienda rivale. Secondo Cupertino una ingiunzione del genere è fondamentale per tutelarsi dalle future mosse della compagnia sudcoreana, la quale introduce frequentemente nuovi prodotti sul mercato; vi è però da sottolineare che Apple chiede al giudice di imporre una clausola che impedisca a Samsung di creare in futuro prodotti simili a quelli oggetto della violazione, ed è per tale motivo che il produttore dei Galaxy ha appena chiesto al giudice di non accettare quanto richiesto da Cupertino.