Samsung regala un Galaxy Note 3 a ogni singolo atleta che parteciperà alle Olimpiadi Invernali di Sochi, in partenza fra pochissimi giorni. Ma a una sola condizione: durante la cerimonia di apertura nessun logo della mela morsicata dovrà essere visibile alle telecamere che riprenderanno l’evento. Quando il marketing si fa spietato, più delle stesse contrapposizioni fra le due aziende nelle aule dei tribunali.
Il progetto sarebbe forse dovuto passare in sordina per non trasformarsi in un boomerang per l’azienda sudcoreana, ma a rompere il silenzio sono state alcune fonti anonime della squadra olimpica svizzera. A quanto pare, nel nugolo di doni tradizionali che vengono fatti agli atleti, Samsung ha voluto inserire un fiammante Galaxy Note 3, lo smartphone ufficiale della manifestazione. Nulla di strano, è normale che gli sponsor dell’evento olimpico distribuiscano i propri prodotti agli sportivi, se non fosse per singolari richieste d’utilizzo. Sì, uno smartphone top di gamma in regalo purché nessuno usi o si lasci riprendere dalle telecamere con un iPhone, un iPad o qualsiasi prodotto con un logo della mela morsicata in bella vista.
Esiste in realtà un confine all’interno del quale Samsung può operare, sebbene secondo gli esperti l’interpretazione fatta dall’azienda sarebbe fin troppo restrittiva. Così come ricorda MacRumors, la norma 40 del Regolamento Olimpico vieta ad atleti, allenatori e staff delle squadre di menzionare qualsiasi marchio non sia fra gli sponsor, pena multe salate e addirittura la squalifica dai giochi. Questo perché, dati i costi stratosferici, senza investitori pubblicitari le Olimpiadi non sarebbero possibili. La norma si applica però quando i marchi vietati vengono esplicitamente riportati – ad esempio nel caso uno sportivo indossasse una maglia con un grande logo della Mela o, eventualità altamente improbabile, ringraziasse Apple durante una vittoria o la menzionasse in un’intervista – mentre non è ben chiaro valga anche rispetto all’uso fortuito o involontario. In altre parole, se un atleta decidesse di estrarre il suo iPhone dalla tasca per riprendere la cerimonia d’apertura – si ricorderanno di certo le immagini di Londra, con i partecipanti tutti armati di smartphone, videocamere, tablet e macchine fotografiche – non starebbe esplicitamente pubblicizzando Cupertino, né incentivandone l’acquisto a discapito di uno sponsor. Una norma non del tutto chiarita, in definitiva, a cui il Comitato Olimpico non ha ancora risposto su sollecitazione della stessa MacRumors.
Legittimità o meno della richiesta di Samsung, la divulgazione della notizia non sta avendo gli effetti sperati per la società sudcoreana. Gli utenti si sono ovviamente divisi sui due fronti dei favorevoli e dei contrari, ma una buona fetta bipartisan di internauti si chiede se non si tratti di un proposito fin troppo “disperato”, soprattutto considerato come Apple non partecipi alle Olimpiadi: le chance di incrociarla saranno, di conseguenza, remotissime.