Samsung svela alcuni dettagli sul "chip biologico"

Il Bio Processor è un SoC per dispositivi indossabili che include tutti i componenti necessari alla misurazione dei parametri biometrici dell'utente.
Samsung svela alcuni dettagli sul
Il Bio Processor è un SoC per dispositivi indossabili che include tutti i componenti necessari alla misurazione dei parametri biometrici dell'utente.

Al Samsung Electronics 2015 Investors Forum è stata annunciata la tecnologia BRITECELL per le fotocamere che verranno integrate nei prossimi smartphone Galaxy. Il produttore coreano ha inoltre svelato alcune interessanti informazioni sul chip che troverà posto nei dispositivi indossabili del 2016. Il “processore biologico” (Bio Processor), progettato dalla divisione System LSI, permetterà di migliorare le funzionalità dei fitness tracker.

In commercio ci sono numerosi dispositivi che misurano vari parametri biologici durante l’attività fisica, ma tutti integrano componenti elettronici distinti per ogni singola funzione. Il Bio Processor di Samsung, invece, è una soluzione one-chip, ovvero un SoC che include tutti i componenti. Ciò ha consentito la riduzione delle dimensioni complessive fino all’80% e, soprattutto, una riduzione dei consumi fino al 50%, una caratteristica molto importante per dispositivi che non permettono di integrare batterie più grandi.

Samsung Bio Processor

Il chip realizzato dal produttore coreano può rilevare i battiti cardiaci, effettuare un elettrocardiogramma, misurare la percentuale di grasso corporeo, la risposta galvanica e la temperatura della pelle. Oltre ai sensori, il SoC include la memoria flash e il modulo Bluetooth. Il Bio Processor non servirà solo a tracciare l’attività fisica dell’utente, ma potrà essere utilizzato anche come sistema di autenticazione e pagamento.

Dato che ogni persona ha un battito cardiaco differente, il dispositivo indossabile funzionerà come chiave di accesso fisica (aprire una porta) e digitale (login al PC). Lo stesso dato biometrico verrà sfruttato per effettuare i pagamenti mobile. Resta da valutare l’effettiva utilità di questa funzione. Cosa accade se l’utente è stressato o ansioso?

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