Samsung cambia strategia: farà meno smartphone

Nel 2015, Samsung rilascerà molti meno smartphone sul mercato, nel tentativo di risparmiare sui costi e di contrastare meglio i rivali come Xiaomi e Lenovo
Samsung cambia strategia: farà meno smartphone
Nel 2015, Samsung rilascerà molti meno smartphone sul mercato, nel tentativo di risparmiare sui costi e di contrastare meglio i rivali come Xiaomi e Lenovo

Il Wall Street Journal rende noto che Samsung venderà un minor numero di modelli di smartphone durante il prossimo anno, come parte di una nuova strategia di riduzione dei costi che ha l’obiettivo di contrastare i profitti in calo registrati nel corso del 2014.

In occasione di una conferenza a New York, il responsabile delle relazioni con gli investitori della nota azienda, Robert Yi, ha confermato che Samsung ridurrà il numero di telefoni venduti tra il 25% e il 30%. Trattasi di una politica del tutto differente rispetto a quella attuata nel corso degli ultimi anni, quando la nota casa sudcoreana ha rilasciato una miriade di smartphone per competere con gli iPhone di Apple e gli altri dispositivi basati su Android. Tra questi, i modelli top di gamma Galaxy S e Galaxy Note, ma anche quelli della serie Alpha, Galaxy A e quelli appartenenti alla fascia bassa del mercato.

Nonostante abbia la più vasta offerta di smartphone sul mercato, Samsung ha però recentemente avvisato i propri investitori circa i prossimi risultati finanziari; nel terzo trimestre ha registrato un enorme calo dei profitti (pari al 74%) a causa delle scarse performance registrate dal Galaxy S5 e dagli altri telefoni della serie, ma anche nel prossimo trimestre sono attesi risultati simili. Contribuisce al suo calo la crescente concorrenza da parte delle aziende cinesi come Xiaomi e Lenovo.

Samsung non ha anticipato il nome e numero esatto dei modelli che potrebbero esser interessati dal cambio di strategia, ma appare chiaro il motivo per cui abbia deciso di snellire – per il prossimo anno – il suo ampio portfolio smartphone. L’azienda desidera infatti tagliare i costi di produzione per meglio competere con i device più economici, soprattutto da parte dei rivali cinesi che stanno, mese dopo mese, guadagnando considerevoli quote di mercato.

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