Le difficoltà di Blockbuster, nota azienda del settore del noleggio di film e videogiochi, potrebbero essere parzialmente risolte grazie all’accordo siglato con Samsung, colosso della telefonia: la partnership annunciata permetterà infatti di distribuire film tramite i dispositivi della famiglia Samsung Galaxy (smartphone e tablet) e la nuova gamma di Smart TV, mettendo così assieme due brand di enorme impatto nonostante Blockbuster sia già con un passo nel regime fallimentare Chapter 11.
L’accordo, per adesso, riguarda solo Samsung Australia e, secondo le parole dell’amministratore delegato di Franchise Entertainment Group, Paul Uniacke, «è un brillante affare che permetterà agli australiani di accedere a migliaia di film in streaming diretto tramite un dispositivo Samsung, che sia una Smart TV Blu-ray, uno smartphone o un tablet». Non è da escludere, inoltre, che lo stesso servizio giunga sui notebook e ultrabook della casa coreana per una estensione funzionale che sembra per molti versi ovvia e percorribile in prospettiva.
Il servizio arriverà presto anche negli Stati Uniti ed in Europa: potrebbe essere annunciato a metà del 2012, con gli utenti australiani pronti ad usufruire dei contenuti online a partire da settembre. Blockbuster è stato per molto tempo uno dei più grandi distributori di film a noleggio, ma la concorrenza di Internet e di Netflix hanno incrinato la sua popolarità, costringendolo a chiudere molti punti vendita e arrivando ad accettare l’acquisizione da parte di Dish Network.
Inoltre, per facilitare il nuovo servizio, Samsung prevede di sviluppare una nuova piattaforma di fatturazione, che permetterà agli utenti di iscriversi e di pagare per i contenuti visualizzati. Per Samsung, l’accordo permette di ampliare l’offerta di contenuti per i dispositivi della famiglia Galaxy, e poter fare affidamento su una sorta di store digitale utilizzabile in modalità streaming. Per Blockbuster, invece, l’accordo permette di sopravvivere ed evolversi in un mercato diverso, passando quindi dal noleggio fisico dei DVD al flusso digitale dello streaming. Il tutto all’interno di un processo di ristrutturazione aziendale necessariamente lungo e difficoltoso, che può però far leva su un brand ancora di grande prestigio a livello internazionale.