Samsung, Nokia e Matsushita potrebbero avere seri guai da 4 brevetti la cui titolarità e contestazione giunge dal Washington Research Institute, gruppo non-profit incaricato, tra le altre mansioni, di gestire brevetti di origine accademica. Nel mirino, a quanto pare, soprattutto i chip di produzione inglese CSR adottati per la connettività Bluetooth dei dispositivi delle griffe sotto accusa.
Nessun commento particolare giunge dalle aziende chiamate in causa, anche se è quantomeno peculiare il fatto che la CSR, l’azienda che produce i chip, non è oggetto dell’accusa al pari delle aziende utilizzanti i chip stessi. La causa è particolarmente importante per il numero di dispositivi in circolazione e le azioni CSR (azienda che secondo Reuters detiene circa il 50% del mercato) sono immediatamente cadute sul mercato londinese di vari punti percentuali sulla scia delle potenziali ripercussioni che la causa può generare per l’ecosistema Bluetooth. La causa sarebbe stata coltivata per 3 anni, periodo durante il quale trattative infruttuose hanno tentato di chiudere “amichevolmente” una disputa destinata ora invece al giudizio di una corte.