Nel giorno in cui Samsung ha annunciato la firma di un accordo sui brevetti con Google, medesimo accordo viene annunciato poche ore più tardi anche con Ericsson. Per il gruppo coreano, insomma, è il giorno della svolta: l’azienda pone fine alla litigiosità in tribunale per trovare mutui accordi nei quali lo scambio di licenze diventa la moneta migliore per compensare il danno perpetrato a chi ha ritenute violate le proprietà intellettuali in possesso.
La pace con Ericsson ha un peso monetario non meglio precisato. Secondo quanto trapelato, infatti, Samsung offre a Ericsson una cifra iniziale non meglio precisata e controfirma un accordo per l’accesso ai reciproci brevetti relativi a tecnologie quali GSM, UMTS e LTE. Così facendo viene interrotta ogni litigiosità pendente tra le parti presso l’International Trade Commission, facendo inoltre seguito ad un precedente accordo già raggiunto nel 2007 per ulteriori contese sul medesimo ambito.
Le dichiarazioni successive all’accordo fotografano ancora una volta la bontà di un approccio ai brevetti più amichevole e meno incentrato sulla contesa legale: il passato insegna che tale percorso è infatti insidioso e privo di certezze, offrendo così scarse opportunità nelle mani delle controparti. Il raggiungimento di una linea comune e di uno scambio di licenze crea invece nuove opportunità ed al tempo stesso consente di perpetrare il rispetto per l’istituto della proprietà intellettuale.