La realtà virtuale è ancora poco diffusa, ma la sua popolarità è in aumento grazie alla disponibilità di visori abbastanza economici che possono essere abbinati agli smartphone, come il Samsung Gear VR. Al recente VRLA Expo 2017 di Los Angeles, il produttore coreano ha mostrato un prototipo che sfrutta le tecnologie biometriche per offrire agli utenti un’esperienza VR più immersiva.
Uno dei limiti degli attuali visori per la realtà virtuale è la difficoltà di interagire con i contenuti digitali. Con il recente aggiornamento hardware, Samsung ha aggiunto un controller wireless, ma in futuro è previsto un ulteriore miglioramento in termini di accessibilità e coinvolgimento. Il prototipo, basato sul Gear VR, utilizza la tecnologia FaceSense per navigare nei mondi virtuali.
Il suo funzionamento è chiaramente indicato dal nome. Nella parte interna del visore sono presenti diversi sensori che registrano i segnali elettrici emessi dall’utente quando cambia espressione del viso o rivolge lo sguardo verso una direzione. Questi segnali biometrici vengono quindi convertiti in input per la navigazione. È possibile utilizzare anche alcuni comandi vocali (home, indietro, seleziona e cancella), eliminando così il controller fisico.
Il prototipo è stato realizzato dai Creative Lab di Samsung. Al momento non è noto se e quando diventerà un prodotto commerciale (standalone o add-on per il Gear VR).