In seguito al problema delle batterie difettose, Samsung ha avviato una campagna di richiamo per il suo Galaxy Note 7, ma il produttore coreano non ha collaborato con la Consumer Product Safety Commission (CPSC) negli Stati Uniti. Samsung ha ora contattato la CPSC ed emesso un nuovo comunicato. In alcuni paesi potrebbero essere attuate misure più drastiche per convincere gli utenti a sostituire lo smartphone.
A causa delle numerose segnalazioni relative all’esplosione della batteria durante la ricarica, Samsung ha interrotto la distribuzione del Galaxy Note 7 e avviato una campagna di richiamo volontaria. Negli Stati Uniti è previsto il coinvolgimento della CPSC, in quanto solo il comunicato ufficiale della commissione obbliga commercianti ed operatori telefonici a ritirare il prodotto dal mercato. Ciò non è avvenuto, quindi il phablet risultava ancora in vendita. Nel fine settimana è arrivato un primo avviso dalla CPSC che invita gli utenti a spegnere il Galaxy Note 7.
Primi di emettere un richiamo ufficiale è necessario valutare se la sostituzione del phablet con un analogo modello sia un “rimedio accettabile”. Infatti, nel secondo comunicato di Samsung viene chiaramente indicato che lo scambio del vecchio con il nuovo Galaxy Note 7 richiede la preventiva approvazione della CPSC. In alternativa, gli utenti statunitensi possono scegliere un Galaxy S7 o S7 edge, insieme al rimborso della differenza di prezzo. Chi opterà per la sostituzione riceverà un Galaxy J in prestito fino all’arrivo del nuovo phablet. La campagna di richiamo in Italia prevede invece la consegna di un altro Galaxy Note 7 a partire dal 19 settembre.
Sulla confezione dei nuovi smartphone verrà applicata un’etichetta con il codice a barre del prodotto e una lettera S (iniziale di Safe) che indica la presenza di una batteria sicura. Samsung pubblicherà anche un database in cui gli utenti potranno cercare il codice IMEI e verificare se il dispositivo è sicuro. Dato che il richiamo è volontario, il produttore coreano ha previsto in Francia la disattivazione remota dello smartphone a partire dal 30 settembre. Questa drastica soluzione costringerà gli utenti a sostituire il Galaxy Note 7 difettoso, ma forse solleverà qualche critica da parte dei difensori della privacy.
Aggiornamento: Samsung ha dichiarato che la notizia sulla disattivazione remota del Galaxy Note 7 è falsa.