Samsung Galaxy Note 8, il teardown di iFixit

Il nuovo Samsung Galaxy Note 8 è difficile da riparare, in quanto occorre scollare la parte posteriore in vetro che si presenta piuttosto fragile.
Samsung Galaxy Note 8, il teardown di iFixit
Il nuovo Samsung Galaxy Note 8 è difficile da riparare, in quanto occorre scollare la parte posteriore in vetro che si presenta piuttosto fragile.

Dopo aver constatato l’impossibilità di riparare il nuovo Essential Phone, gli esperti di iFixit hanno messo le mani sul Samsung Galaxy Note 8 per verificare innanzitutto le differenze “interne” rispetto allo sfortunato Galaxy Note 7. Il punteggio finale non è molto positivo, ma questa è ormai una costante per tutti i dispositivi di fascia alta.

Analogamente ai precedenti top di gamma prodotti da Samsung, anche per aprire il Galaxy Note 8 è necessario riscaldare la parte posteriore, in modo da sciogliere la colla che fissa il vetro al telaio in alluminio. È necessario quindi togliere il midframe con il chip NFC e la bobina per la ricarica wireless. A questo punto si può notare la differenza più importante rispetto al precedente modello: la batteria da 12,71 Wh (3.300 mAh a 3,85 Volt) si trova quasi al centro del phablet, accanto all’alloggiamento della S Pen.

Samsung Galaxy Note 8 batteria

Dopo aver scollato la batteria si può rimuovere la scheda madre, alla quale sono fissate le quattro fotocamere (due posteriori, quella frontale e lo scanner dell’iride). Sulla mainboard sono ovviamente saldati tutti i componenti principali, tra cui il processore Snapdragon 835, 6 GB di RAM LPDDR4x, 64 GB di memoria flash UFS 2.1 e i vari chip wireless. La rimozione del jack da 3,5 millimetri, della porta USB Type-C e il lettore di impronte digitali è invece estremamente semplice.

Al termine del teardown, iFixit ha assegnato al Galaxy Note 8 un punteggio di 4/10. Molti componenti sono modulari e potrebbero essere sostituiti, così come la batteria, ma per accedervi è necessario rimuovere la cover posteriore in vetro. Stesso discorso per il display. La loro eccessiva fragilità, abbinata alla presenza dell’adesivo, rende l’operazione praticamente impossibile.

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