Samsung Galaxy Note, il phablet lanciato nei giorni scorsi dall’azienda sudcoreana, offre un’esperienza di utilizzo a metà strada tra quella di un tradizionale smarpthone e quella tipica dei dispositivi tablet. È l’ampio display Super AMOLED integrato da ben 5,3 pollici a differenziare il prodotto da tutto quanto oggi disponibile sul mercato, così come l’interazione con il pennino e le particolari gesture che rivoluzionano il modo di interagire con lo schermo.
Aprire un menu, effettuare uno zoom o fermare la riproduzione di un contenuto multimediale sono operazioni da sempre consentite sui device touchscreen, ma grazie ad alcune opzioni previste da Samsung, oggi è possibile eseguirle in modo diverso rispetto a quanto avvenuto finora.
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Per eseguire il comando indietro è sufficiente premere l’apposito pulsante posto sul pennino e scorrere verso sinistra toccando il display. Lo stesso tasto serve anche a catturare uno screenshot di quanto visibile sullo schermo, premendolo e selezionando un punto qualsiasi della schermata per qualche secondo, oppure ad aprire un menu, effettuando un movimento verso l’alto.
Il cosiddetto S-menu si richiama invece con la pressione del tasto sul pennino e un doppio tap sullo schermo, mentre per cercare dispositivi Bluetooth nei dintorni basta scuotere il device.
Per quanto riguarda lo zoom, oltre al solito comando pinch-to-zoom, è ora possibile posizionare i pollici su due punti dello schermo e ruotare il Galaxy Note in avanti oppure indietro. Inoltre, per fermare la riproduzione di un contenuto multimediale o togliere il volume, è sufficiente coprire l’intera superficie dello schermo con il palmo della mano.
Per spostare un elemento nelle schermate principali o nei menu, è ora possibile affidarsi alla gesture chiamata Swinging, che consente di selezionarlo e muovere poi in orizzontale il dispositivo. Infine, per ruotare un’immagine si può semplicemente toccarla con un dito e imprimere l’angolo di rotazione voluto con la mano.