Il dato è ora ufficiale: Samsung ha annunciato che la versione base del Galaxy S III, ossia quella con taglio di memoria da 16GB, sarà sul mercato al prezzo di 699 euro. Trattasi di un livello mai raggiunto da smartphone del medesimo calibro, il che porta ulteriormente verso l’alto l’investimento necessario per poter accedere ad un dispositivo di questo tipo. La distribuzione prenderà il via presso Unieuro, Marcopolo Expert e Mediaword, con prevendita in alcuni casi già attiva.
[nggvideo id=48559]
Che siano ormai veri e propri computer avanzati e tascabili è cosa risaputa, ma è ora sempre più evidente come “tascabile” non sia sinonimo di “per tutte le tasche”. Un prezzo di questo tipo potrebbe infatti tener lontana l’utenza costretta a fare i conti con una contingenza economica del tutto particolare, anche e soprattutto in un paese come l’Italia ove gran parte dei potenziali acquirenti ha in questa fase più problemi con IMU e disoccupazione che non con applicazioni e megapixel di fotografia.
La scelta è però evidentemente stata soppesata al meglio, valutando in parallelo anche quelle che potrebbero essere le offerte che potranno proporre i carrier in partnership nella distribuzione. Immediata è scattata però la protesta degli utenti. La pagina Facebook di Samsung Italia è ad esempio costellata di irritate domande da parte di coloro i quali vogliono capire perché il medesimo dispositivo costi in altri paesi molto meno rispetto alla soglia italiana: un attrito strisciante che segue le dichiarazioni d’amore piovute sul device nelle ore immediatamente successive alla presentazione dei giorni scorsi.
Quale è la causa del costo aggiuntivo che grava sulle spalle degli italiani? Perché un Galaxy S III deve costare d più se acquistato entro i confini nazionali? Questi punti interrogativi potrebbero pesare sulle vendite dello smartphone, apprezzatissimo in termini di design e dotazione hardware, già premiato in quanto top gamma dell’esercito Android, ma probabilmente proposto ad un prezzo troppo elevato per potersi rivelare vincente rispetto ad un eventuale iPhone 5 che fosse in grado di confermare il prezzo dell’iPhone 4S.
Va altresì ricordato come in passato siano state molte le proteste relative al prezzo dei primi iPhone, ma la storia insegna come l’ostacolo del prezzo sia sempre stato superato dalla magnificenza dell’offerta. Il valore marginale dell’investimento è andato crescendo, il che ha sostenuto gli acquisti ed ancor oggi consente probabilmente di elevare per i nuovi smartphone la richiesta ed i margini di guadagno. La sentenza, come sempre, la scriverà il mercato.
[nggallery id=447 template=inside]