Per il nuovo Samsung Galaxy S4, il produttore sudcoreano avrebbe scelto un processore a ben otto-core, cosa mai vista finora su un device del genere e che gli permetterà di raggiungere performance senza precedenti. È quanto rivela un recente report diramato dal Korea Times, il quale avrebbe ottenuto uno scoop da alcuni produttori di semiconduttori che operano in Corea del Sud.
Secondo quanto comunicato, il più grande produttore di elettronica di consumo a livello globale, Samsung per l’appunto, starebbe pianificando di «svelare un nuovo AP basato sul processo di elaborazione big.LITTLE di ARM che si tradurrà in un processore octo-core e che verrà usato sul Galaxy S IV». ARM aveva reso noto che i primi device dotati della nuova architettura big.LITTLE avrebbero debuttato nel corso del 2013, ma il costruttore non aveva specificato il nome dei produttori interessati a tale tecnologia. Uno di loro sarebbe proprio Samsung.
I chip big.LITTLE prenderanno il meglio dai veloci core del Cortex A15 e di quelli del Cortex A7; i primi sono potenti ma troppo esigenti in termini di richieste energetiche e, dunque, poco ideali per un device che vuole garantire una buona autonomia, mentre i secondi sono più lenti ma vanno a inficiare molto meno sulla durata della batteria. Se davvero il Samsung Galaxy S4 adotterà i processori ARM di nuova generazione, potrebbe apportare grosse migliorie a livello prestazionale rispetto agli smartphone attualmente commercializzati sul mercato.
Secondo EEE Times, Samsung presenterà il primo progetto proprietario basato sull’architettura big.LITTLE a febbraio 2013, e nello specifico in una conferenza di settore. Proprio a febbraio si svolgerà il Mobile World Congress 2013, dunque probabilmente si tratta proprio di tale evento. Il nuovo report afferma che il chip del Galaxy S IV sarà caratterizzato da una configurazione otto-core composta da quattro core Cortex A15 con velocità di clock pari a 1.8 GHz, 2 MB di cache L2, e quattro core del Cortex A7 che gireranno a 1.2 GHz e che saranno ottimizzati per un ridotto consumo energetico. Entrambi saranno costruiti con la tecnologia a 28 nanometri.