Samsung Galaxy S7, il display migliore di sempre

Secondo DisplayMate, lo schermo Quad HD da 5,1 pollici del Galaxy S7 è il migliore in assoluto per quanto riguarda luminosità, contrasto e consumi.
Samsung Galaxy S7, il display migliore di sempre
Secondo DisplayMate, lo schermo Quad HD da 5,1 pollici del Galaxy S7 è il migliore in assoluto per quanto riguarda luminosità, contrasto e consumi.

Ancora una volta uno smartphone Samsung si posiziona al vertice di una classifica. DisplayMate ha pubblicato i risultati relativi alla qualità del display Super AMOLED del Galaxy S7. Lo schermo del nuovo smartphone è il migliore in assoluto tra quelli testati dall’azienda, superando anche le eccellenti prestazioni ottenute dal Galaxy Note 5.

Lo schermo del Galaxy S7 ha una diagonale di 5,1 pollici e una risoluzione Quad HD (2560×1440 pixel, 577 ppi), caratteristiche identiche a quelle del suo predecessore. Il Galaxy S7 edge, invece, possiede un display da 5,5 pollici e 535 ppi. Fedeltà cromatica, gamut colore, angoli di visione e consumi rimangono allo stesso livello del Galaxy Note 5, ma il pannello Super AMOLED dei nuovi Galaxy offre prestazioni migliori in ambienti molto illuminati e all’esterno sotto la luce del Sole. La luminosità raggiunge infatti un valore di 855 cd/m2, mentre la bassa riflettanza consente una agevole lettura all’aperto.

Il Galaxy S7 offre inoltre il Personalized Automatic Brightness Control che consente di impostare il livello di luminosità dello schermo in base alla quantità di luce ambientale, massimizzando l’autonomia della batteria. Lo smartphone ricorda quindi le preferenze dell’utente e le applica in maniera automatica. Secondo DisplayMate, il Galaxy S7 è il primo dispositivo che regola correttamente la luminosità.

L’azienda ha infine espresso un giudizio positivo sulla funzionalità Always-On Display che permette di visualizzare data, ora, livello della batteria e notifiche quando lo smartphone è in standby con lo schermo spento. Il testo e gli elementi grafici vengono mostrati sullo sfondo nero, senza incidere negativamente sull’autonomia (solo l’1% di consumo in un’ora).

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