Anche Samsung potrebbe integrare una NPU (Neural Processing Unit) nei suoi smartphone, il primo dei quali dovrebbe essere il Galaxy S9. Durante l’evento dedicato all’arrivo di Bixby Voice in Cina, il produttore coreano ha fatto riferimento ad una Galaxy Ai UX, dove Ai significa ovviamente intelligenza artificiale. Non è chiaro però se il nome verrà scelto per indicare una versione successiva dell’interfaccia Samsung Experience.
Recentemente Samsung ha svelato il processore Exynos 9810 che, insieme allo Snapdragon 845, verrà quasi certamente usato per il Galaxy S9. Il produttore potrebbe aggiungere un chip in grado di eseguire gli algoritmi di machine learning direttamente sullo smartphone, quindi senza ricorrere al cloud, esattamente come avviene nel Mate 10 di Huawei. Samsung ha investito diversi milioni di dollari in tecnologie IA sviluppate da startup cinesi e inglesi.
Oltre che per migliorare le funzionalità di Bixby e la qualità degli scatti fotografici, il “motore neurale” potrebbe essere utilizzato per il riconoscimento facciale 3D effettuato dalla fotocamera frontale del Galaxy S9, in modo simile al sistema TrueDepth dell’iPhone X. L’attuale implementazione, offerta dal Galaxy S8 e dal Galaxy Note 8, non offre la sicurezza minima per eseguire determinate operazioni, come i pagamenti mobile.
Questi nuovi componenti, aggiunti alla probabile presenza di una doppia fotocamera posteriore e 6 GB di RAM, faranno sicuramente lievitare i costi di produzione. Ciò significa che i Galaxy S9/S9+ avranno un prezzo più elevato rispetto ai loro predecessori.