Samsung ha le spalle larghe, tanto che può permettersi una trimestrale da record proprio quando gli scandali ai vertici e il tonfo del Galaxy Note 7 sembravano colonizzare le prime pagine offuscando l’immagine del brand. Un trimestre in grande spolvero, quindi, che spazza via ogni dubbio: un colosso internazionale di questo calibro non poteva fermarsi di fronte all’inciampo del Note 7 ed ora ha tutte le carte in regola per un ennesimo rilancio.
Memorie, display, OLED e UHD di grandi dimensioni sono stati i traini del 2016; l’andamento del dollaro ha fatto il resto, esaltando i risultati commerciali registrati dal gruppo coreano. Nel settore mobile il successo è stato invece garantito dal Galaxy S7 e da una maggior profittabilità dei segmenti di minor caratura. Gli stessi driver che hanno contraddistinto la crescita dell’anno passato saranno quelli che dovrebbero trainare il 2017: le aspettative del gruppo rimangono pertanto solide, anche grazie agli investimenti compiuti per guidare la crescita di medio termine. Il 2016 si chiude così con un aumento del 10% in termini di utili operativi e un utile netto cresciuto del 120%. L’arresto in borsa dopo la caduta del Note 7 è stata a questo punto non soltanto riassorbita, ma anche completamente dimenticata: il gruppo è in crescita continua e nell’ultimo anno le azioni sono lievitate a ritmi in doppia cifra.
Non mancano i rischi, che Samsung sembra delineare con estrema precisione: questioni legali, anzitutto, dalle quali potrebbe dipendere la futura organizzazione del management del gruppo; la successione ai vertici, ove ci si attendono mosse di successione; gli equilibri politici internazionali, tanto in Corea quanto negli Stati Uniti, ove un progressivo cambio di orizzonte sembra delineare nuovi paradigmi con i quali doversi misurare. Nessun rischio, invece, il gruppo vuole scontare con i prossimi device in uscita: il Galaxy S8 è stato infatti rinviato e non sarà presente al Mobile World Congress come da tradizione, preferendo così la premura ad una più pericolosa corsa contro il tempo.
Samsung vede nel 2017 anche un rallentamento del mercato smartphone, ormai prossimo alla saturazione e oggi privo di quella carica innovativa che aveva trainato la rivoluzione mobile negli anni passati: la differenziazione, spiega il gruppo, giungerà dalla capacità di mettere in campo risultati tangibili e percettibili nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale.