La lotta tra Apple e Samsung assume dei contorni certamente singolari, così come già annunciato qualche tempo fa. Samsung ha davvero portato in tribunale gli spezzoni di Odissea Nello Spazio, pellicola di Stanley Kubrick del 1968 dove vengono mostrati dei rudimentali tablet. Con questa mossa, il colosso sudcoreano avrebbe voluto dimostrare come Apple non abbia inventato nulla con il design del suo iPad. Peccato, però, che i giudici non abbiano voluto accettare questa curiosa prova in sede di dibattimento.
Il giudice Judge Koh ha infatti deciso di invalidare sei tentativi di Samsung contro brevetti considerati illeciti di Cupertino, perché la prova del film di Kubrick non avrebbe sufficiente sussistenza. Già in fase preliminare Odissea Nello Spazio era stata rigettata, ma Samsung ha deciso di proseguire sulla sua linea. E il giudice, constatato come l’esibizione dei frammenti di film non permettessero ad Apple di elaborare una lecita difesa, ha deciso semplicemente di annullarli.
Il fatto che Cupertino possa essere stato influenzato dal film di Kubrick è totalmente ininfluente ai fini della causa in corso, anche perché non sarebbe affatto la prima volta che il cinema fantascientifico riesce a prevedere strumenti che appariranno sul mercato solo dopo molti anni. In altre parole, un device reso possibile dalla finzione scena non vieta a un’azienda di creare un dispositivo della stessa categoria e di brevettarlo: il film non è reale, non è un oggetto tangibile.
Ennesima batosta, quindi, per Samsung, dopo il fallimento di accusare Apple di aver copiato Sony, smentita dai numerosi prototipi che la Mela ha presentato e antecedenti ai device multimediali del colosso giapponese.