Samsung ha appena presentato al Mobile World Congress 2014 due nuovi chipset mobile destinati a suoi smartphone. Sono l’Exynos 5422 a otto core e l’Exynos 5260 a sei core, il primo dei quali sarà integrato nella variante del Samsung Galaxy S5 destinata ad alcuni Paesi.
Exynos 5 Octa 5422 è un processore octa-core ed è costruito per smartphone potenti: è realizzato a 28 nanometri ed è costituito da due chip, un Cortex-A7 da 1,5 Ghz e da un Cortex-A15 che opera a 2,1 Ghz, ognuno dei quali ha quattro core. All’interno è poi stata integrata una GPU ARM Mali-T628 MP6 capace di supportare elevate risoluzioni come ad esempio 2560×1440 WQHD e 2560×1600 WQXGA, ed è peraltro in grado di gestire la risoluzione 4K.
Nelle scorse ore Samsung ha svelato che il Galaxy S5 sarà disponibile in due varianti, una delle quali sfoggiava un misterioso processore a otto core da 2,1 GHz. Il puzzle è pertanto stato risolto con il reveal dell’Exynos Octa 5422, che sarà pertanto questo il chipset integrato in uno dei due modelli del nuovo smartphone. L’altra soluzione, quella probabilmente destinata ai mercati maggiori (tra cui l’Italia, avrà invece un chip Qualcomm Snapdragon 801 da 2,5 GHz.
Il 5422 entrerà in fase di produzione di massa entro il trimestre in corso mentre quella dell’Exynos 5260 è già stata avviata. Questo processore esa-core è meno potente dell’altro chipset ma comunque non da ignorare poiché ha una configurazione piuttosto insolita: dispone di un Cortex-A15 dual-core da 1,7 GHz ad alte prestazioni e di un quad-core a bassa potenza Cortex-A7 da 1,3 GHz; supporta risoluzioni alte come quella da 2560×1600 pixel (WQXGA) a 1080p e 60fps e supporta anche l’Heterogeneous Multi-Processing (HMP), ovvero quella tecnologia che permette al sistema operativo di disattivare temporaneamente – o di mettere in standby – dei core a seconda della situazione, per risparmiare energia.