La sfida legale tra Samsung e Apple continua senza esclusioni di colpi: il colosso di Cupertino accusa i coreani di aver tentato di influenzare la giuria in modo indiretto, nel super-processo che potrebbe decidere le sorti di un contenzioso che dura ormai da diversi anni. E provando a indovinare, si avrebbe ragione probabilmente al primo colpo: oggetto della critica sono ancora una volta i progetti di Shin Nishibori che secondo Samsung proverebbero come Apple abbia copiato Sony per il design dei suoi iPhone.
Se ne era già parlato: il giudice Lucy Koh che sta seguendo il caso presso il tribunale di San José, aveva vietato per ben tre volte all’azienda coreana di mostrare queste immagini come prove. Non per una ripicca ovviamente, ma per la semplice ragione che risalgono a prima del 2007 e quindi non sono state presentate in tempo, e certo non possono essere depositate all’ultimo momento. Samsung allora ha deciso di “aggirare” il problema, diffondendo tramite email alla stampa specializzata il contenuto di quelle prove, in cui si certifica come Apple si sarebbe effettivamente ispirata a dei concept di casa Sony per l’aspetto estetico dell’iPhone, che ha debuttato cinque anni fa.
Gli avvocati di Apple ovviamente non ci stanno e chiedono sanzioni al giudice, visto che a loro dire la diffusione di queste immagini tra i quotidiani e il Web può avere effetti indiretti sulla giuria, la quale, nonostante le prove non siano state ufficialmente mostrate in tribunale, potrebbe variare il suo giudizio visto quanto appreso dagli organi di informazione. Oggi si torna in aula, il caso è sempre più scoppiettante.