Samsung smonta lo smartwatch Gear S3

Il Samsung Gear S3, presentato all’IFA di Berlino, può essere acquistato in Corea del Sud dall’11 novembre e sarà disponibile in altri sette paesi a partire dal 18 novembre (l’arrivo in Italia non è ancora noto). Le due versioni dello smartwatch integrano gli stessi componenti hardware, ad eccezione del modulo LTE presente solo nel Gear S3 frontier. Il produttore coreano ha effettuato un teardown per mostrare le singole parti che compongono il gadget con sistema operativo Tizen.

Il Samsung Gear S3 è composto da sei “strati". Quello più esterno è rappresentato dalla corona circolare che ruota sul telaio sottostante grazie alla presenza di molle e cuscinetti in ceramica. La cassa, realizzata in acciaio inossidabile 316L, nasconde l’antenna RF necessaria per la connettività LTE. Sotto il display Super AMOLED da 1,3 pollici (360×360 pixel), protetto dal Gorilla Glass SR+, ci sono il sensore di luminosità ambientale, usato anche per disattivare la modalità Always On Watch, e il chip che gestisce la tecnologia MST (Magnetic Secure Transmission), usata per i pagamenti mobile con Samsung Pay.

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Il supporto interno (bracket), che protegge i componenti dello smartwatch da urti e cadute, contiene l’altoparlante, i moduli WiFi 802.11b/g/n e Bluetooth 4.2, e il motore lineare per le vibrazioni. Il quarto “strato" è la scheda madre, sulla quale sono saldati tutti i componenti principali: processore dual core Exynos a 1 GHz, 768 MB di RAM, 4 GB di memoria flash, batteria da 380 mAh, GPS, NFC, barometro, accelerometro, giroscopio, cardiofrequenzimetro, microfono e SIM embedded.

La cover posteriore impedisce l’ingresso di polvere e acqua (certificazione IP68) ed è realizzata in materiale anticorrosivo. Per il Gear S3 frontier è stato scelto un cinturino in silicone, mentre quello del Gear S3 classic è in pelle. L’utente può comunque sostituirli con un qualsiasi cinturino largo 22 millimetri. Lo smartwatch può essere acquistato ad un prezzo di 399 euro.