Samsung ha terminato di sviluppare un innovativo lettore RFID che verrà integrato in futuro nei telefoni cellulari della multinazionale coreana. Radio Frequency IDentification, per gli amici semplicemente RFID, è la versione evoluta dei comuni codice a barre che, dopo trent’anni di onorato servizio, potrebbero presto lasciare il posto a una nuova generazione di “etichette intelligenti” (tag). A differenza delle tradizionali barre verticali, ogni tag RFID è costituito da: un microchip contenente numerose informazioni sul prodotto cui appartiene e un numero univoco universale per l’identificazione, una antenna per inviare il proprio segnale e – talvolta – una batteria. Captando le onde radio emesse dai tag, i lettori RFID possono fornire istantaneamente agli utenti un’ampia gamma di informazioni e servizi contenuti all’interno di ogni etichetta intelligente.
Con il suo ricevitore RFID, Samsung è riuscita nella difficile impresa di creare un lettore in grado di ricevere e interpretare le informazioni contenute in diverse tipologie di tag, eliminando uno dei principali ostacoli alla diffusione della Radio Frequency IDentification: la scarsa compatibilità tra sistemi differenti. La compagnia coreana non ha ancora fornito un preciso calendario sull’inserimento dei nuovi lettori RFID nei propri cellulari e dispositivi mobili, che sarà probabilmente vincolato ai tempi necessari per la diffusione dei tag negli innumerevoli prodotti per cui sono, e saranno, progettati. Avvicinando il proprio cellulare a un prodotto si potranno ottenere dettagliate informazioni sullo stesso; così come una semplice locandina sarà in grado di fornire notizie e curiosità sul film che pubblicizza, o di indicare il cinema più vicino in cui viene proiettata la pellicola. Secondo esperti e osservatori, sarebbero migliaia le potenzialità non ancora espresse da questa nuova tecnologia, che solleva però molte perplessità sul versante della tutela dei diritti personali.
Lettori e tag RFID costituiscono al momento un mercato molto ridotto per gli utenti privati, mentre sono largamente impiegati a livello industriale per la gestione logistica di magazzini e merci. Con l’introduzione del suo nuovo e versatile chip, Samsung dimostra una particolare attenzione per il futuro del sistema RFID: «vogliamo rendere possibile in ogni momento e ovunque l’accesso da mobile alle informazioni. I sistemi basati sul nostro RFID chip consentiranno agli utenti di avere informazioni contestuali e specifiche nei loro dispositivi mobili mentre sono in movimento» ha dichiarato Chilhee Chung, uno dei massimi dirigenti della sezione Electronics System LSI di Samsung. Le più recenti indagini di mercato vedono il settore del Radio Frequency IDentification in rapida e continua espansione. In tre anni l’intero comparto dovrebbe passare dagli attuali 26,9 miliardi di dollari a 700 miliardi di dollari nel 2010, con una crescita annua pari a circa il 196%.