La presentazione di dispositivi come LG G Flex o Samsung Galaxy Round ha ufficialmente dato il via all’era degli smartphone con display curvi. Il gruppo sudcoreano responsabile della linea Galaxy ha però intenzione di spingersi ben oltre, non limitandosi a commercializzare telefoni con un pannello che presenta una leggera curvatura, ma puntando su quelli “piegati”. In italiano la differenza può risultare di difficile comprensione, perciò è necessario ricorrere ai termini inglesi utilizzati per le due differenti tipologie di schermi.
“Curved” significa “curvo”, mentre “bended” può essere tradotto con “piegato”. Quest’ultimo approccio consentirà di lanciare sul mercato device equipaggiati con un display che non si limita a ricoprire la superficie anteriore, ma si estende anche sui lati, proprio come mostrano le immagini allegate in questo articolo, estratte da un brevetto depositato nel mese di maggio. Una sorta di schermo avvolgente, nel quale ognuno dei tre lati (uno grande centrale e due più stretti ai fianchi) è in grado di operare in modo indipendente, ad esempio mostrando le notifiche sui bordi, un estratto dai messaggi ricevuti, gli appuntamenti del calendario, i controlli per la riproduzione dei contenuti multimediali e altro ancora.
Il brevetto in questione mostra alcuni possibili ambiti di utilizzo della tecnologia. Le porzioni “piegate” dello schermo possono ad esempio tornare utili per eseguire uno slide-to-unlock oppure lo scrolling di un elenco, così come per interazioni multitouch. Al momento non è dato a sapere con esattezza quando giungeranno sul mercato dispositivi con display simili: l’ipotesi più accreditata è che durante il biennio 2014-2015 Samsung possa dare inizio alla vendita dei primi modelli, per poi raccogliere feedback dagli utenti e decidere se continuare a puntare o meno su un’innovazione di questo tipo.