Samsung pretende parità di trattamento ed invia ad Apple una richiesta che, nata sicuramente come una provocazione, va ad aumentare ulteriormente la temperatura delle tensioni tra i due gruppi. Quel che Samsung chiede alla controparte è di mostrare i progetti ed i prototipi dell’iPhone 5 (o “4S”) e dell’iPad 3, i due device che il gruppo di Cupertino si appresta a portare sul mercato.
Trattasi di una chiara provocazione in risposta alla missiva (accettata dalla Corte) con cui Apple ha chiesto a Samsung di togliere i veli sui nuovi prodotti. La richiesta Apple era motivata dalla necessità di valutare se estendere o meno la propria denuncia di violazione di proprietà intellettuale a seguito della copia dei device di Cupertino. Apple sostiene di essere stata copiata, insomma, e vuole vedere preventivamente se Samsung stia perpetrando le proprie azioni anche sui device in preparazione. All’accettazione della richiesta Apple, però, scatta la contromossa: anche Samsung chiede che la controparte sveli in anticipo le proprie carte.
La richiesta ha sicuramente una motivazione solida, ma la natura è differente rispetto al caso precedente: mentre Apple ha chiesto di poter vedere prodotti già svelati alla stampa, Samsung sta chiedendo invece di vedere prodotti sui quali Apple non ha dichiarato alcunché. A livello formale, insomma, l’iPhone 5 e l’iPad 3 non esistono, ma è altresì chiaro il fatto che i laboratori Apple siano pronti a svelarne le caratteristiche. Samsung basa la propria richiesta sui rumor di questi mesi e sulla storia Apple, dunque su indizi che preludono al rilascio dei nuovi device in tempi brevi.
Samsung motiva la propria richiesta di svelare iPhone 5 ed iPad 3 entro il 13 giugno con la necessità di vedere i futuri prodotti Apple al fine di valutare se possano esservi confusioni tra i prodotti dell’una e dell’altra parte. Anche Samsung, insomma, intende portarsi un passo avanti così come hanno fatto i legali Apple, ma sia per l’una che per l’altra parte la richiesta sembra motivata da tutto fuorché da motivi legali: vedere in anteprima i prodotti della concorrenza, infatti, potrebbe consentire di rettificare il tiro e meglio rispondere alle minacce di mercato dei prodotti altrui.
La guerra dei tablet, insomma, si combatte a partire dai tribunali. E la causa Apple vs Samsung è in tal caso del tutto strategica.