Shin Nishibori, ex progettista e designer di Apple, è diventato suo malgrado una figura centrale nel lungo e decisivo processo legale che vede contrapposta la casa di Cupertino a Samsung. Ora, emerge come l’azienda coreana abbia provato a far testimoniare Nishibori contro la mela morsicata, lasciata da qualche mese per problemi di salute.
La questione è semplice: Shin Nishibori avrebbe disegnato nel 2006 un prototipo di iPhone ispirandosi al design dell’ultimo walkman di casa Sony. La scoperta di questo documento è capitata come la manna per Samsung, che ha subito provato a farlo valere al processo, nel tentativo di dimostrare che dopotutto la stessa Apple si era ispirata alla concorrenza per la nascita del suo smartphone.
Una tesi che tuttavia faticherebbe per ovvietà di cose a reggere in tribunale: prima di tutto perché i coreani ammetterebbero implicitamente di aver copiato, e quindi la loro posizione non sarebbe più difensiva ma offensiva, per rendere noto insomma come Apple si sia ispirata ai competitor.
In secondo luogo, Samsung accusa il suo rivale di essersi ispirata al design del modello di Walkman tramite un’intervista concessa a Businessweek dai due designer Sony Takashi Ashida e Yujin Morisawa: quindi non esiste alcun disegno a sostegno della tesi dell’azienda, senza contare poi che proprio quel Walkman avrebbe avuto poi un design del totalmente differente dall’iPhone.
Nonostante questo, Samsung ha cercato di far testimoniare Shin Nishibori al processo e spiegare perché nel mockup abbia inserito il logo Sony nella parte posteriore del terminale se il progetto era destinato ai laboratori Apple. Per convincerlo, gli era stato garantito un curioso indennizzo: appena 60 dollari per spostarsi dalle Hawaii, dove si trova attualmente, a San Jose per il processo. Richiesta rispedita al mittente: Nishibori vuole soltanto curare i suoi problemi di salute, mentre il suo avvocato segnala il tutto al giudice.