Secondo alcuni rumor riportati da Boys Genius Report, Research In Motion sarebbe in febbrili trattative per cercare la soluzione migliore in grado di capitalizzare al massimo il valore del gruppo. Tre le opzioni in ballo in questa fase:
- cedere in licenza software e servizi
- vendere parte del gruppo
- vendere la totalità degli asset del gruppo
Per tutte e tre le ipotesi un interlocutore più di altri sarebbe alla porta in attesa di convocazione: Samsung.
Samsung è infatti la firma che più di ogni altra potrebbe trarre giovamento da una qualsivoglia partnership o operazione d’acquisto. Avere in mano la tecnologia Research In Motion, infatti, significherebbe avere in mano il cuore dei BlackBerry e con esso l’importante presenza nel mondo aziendale che RIM può ad oggi ancora garantire. Mentre la minaccia degli smartphone Android, iOS e Windows Phone si fa sempre più importante anche in ambito business, RIM potrebbe cercare una via di fuga attraverso una cessione: i tempi potrebbero ormai essere maturi.
Poter sfruttare una tecnologia come il BlackBerry Messenger, ad esempio, consegnerebbe a Samsung un importante valore aggiunto con cui differenziare la propria offerta rispetto agli altri Android sul mercato. Gli eventuali “Samsung BlackBerry” potrebbero diventare qualcosa di totalmente nuovo, porterebbero Android nelle realtà business e sancirebbero al tempo stesso il tramonto di RIM ed il trionfo del suo brand di punta: i BlackBerry si rilancerebbero con forza ove già sono sinonimo di efficienza ed in tutto ciò Samsung avrebbe così consolidato la propria forza (con la possibilità in futuro di estendere tali servizi anche a Windows Phone o altri eventuali piattaforme tenute in considerazione) e la propria presenza sul mercato mobile.
Il valore di una eventuale acquisizione non è oggi ipotizzabile: il prezzo è del tutto relativo. Oggi RIM ha un valore di capitalizzazione pari a circa 9 miliardi di dollari, ma Samsung dovrà presumibilmente spenderne altri per riuscire a convincere l’azionariato ad una cessione in tempi brevi. Il titolo nel frattempo balza in borsa del 3% sulla scia delle voci trapelate in queste ore. Ma se l’ipotesi si rivelasse realmente attendibile, il balzo potrebbe essere molto più sostanzioso. Le turbolenze sul titolo RIMM sono comunque da mettere in conto: iniziano settimane di sicura concitazione.