Chi si fosse perso questa irripetibile esperienza dovrà fare ammenda e recuperare alla prima occasione. Perchè seguire un evento come il Festival di Sanremo online è qualcosa in grado di moltiplicare l’esperienza. Il mainstream si è sposato con il social, l’emotività della serata si è mescolata con il sentimento nazionalpopolare e sui social network è stata tutta un’esplosione di commenti, battute, creatività. E simpatia, estrema simpatia, pura e “user generated” per definizione.
C’è chi ne ha fatta una cronaca continua, chi ha commentato, chi ha prodotto filmati ed immagini in presa diretta, chi ha condiviso materiale altrui. Il tutto per migliaia e migliaia di messaggi lungo tutta la serata. Tra i quali l’ultra-condivisa gag dai Griffin:
Su Facebook l’esperienza è per sua natura privata e soltanto cercando la bacheca di qualche commentatore ispirato se ne poteva ottenere un vero vantaggio. Su Twitter era sufficiente cercare la query giusta e si poteva ricavare qualcosa di ulteriore. FriendFeed ha dimostrato invece in quelle ore una reattività ed una qualità ulteriori: il flusso degli aggiornamenti era infatti “respirato” in diretta, mettendo sotto gli occhi un’esplosione di simpatia senza pari che in questo strumento sembra aver trovato la sua miglior espressione.
Non siamo qui per commentare il Festival, il suo ruolo, la sua storia, i suoi personaggi, le sue vicende, la sua impronta ed il suo significato. Non ci interessa, ognuno si faccia la propria idea e ognuno difenda i propri gusti. Ma online il Festival di Sanremo 2010 è stato qualcosa di più del solito Sanremo, ed è questa la cosa davvero interessante.
La serata si è conclusa con i saluti di tutti a tutti, buonanotte, è stato bello. Come se i social network fossero stati un enorme divano su cui stavano sedute migliaia di persone che se la ridevano tutte assieme.