Gli effetti della crisi si faranno sentire anche per il comparto high-tech, ma molto meno del previsto e, soprattutt,o in misura meno consistente che in altri settori, almeno secondo quanto pubblicato da EITO (European Information Technology Observatory).
Secondo l’osservatorio europeo il settore ICT avrà un calo, a fine 2009, di circa l’1,7%, cosa che comunque dimostra come il settore abbia subito relativamente poco la difficile crisi economica globale, al punto che gli esperti si spingono ad affermare come l’anno prossimo si potrebbe avere una ripresa generale.
Scendendo nei dettagli si evince come non tutti i segmenti del settore abbiano avuto un medesimo andamento. Anche all’interno del comparto IT vi sono infatti alcune “discrepanze”, con settori meno soggetti alla crisi e altri che invece hanno accusato comunque il colpo.
Se il segmento delle telco si dimostra sostanzialmente stabile come quello dell’informatica, non si può dire lo stesso per quello relativo all’elettronica di consumo, che ha accusato più di tutti gli effetti della crisi, facendo registrare un calo dell’8,2% rispetto allo scorso anno.
Da notare sono comunque certi “spostamenti” di business all’interno dello stesso settore di mercato. Ad esempio da registrare il calo delle telefonate da rete fissa e l’aumento corrispondente di quelle da rete mobile e Internet, così come in aumento sono anche le richieste di nuovi contratti di connessione.
Calo sensibile anche per quanto riguarda il comparto dell’hardware, frenato forse dal rallentamento delle aziende, che hanno presentato meno novità rispetto al solito, e dalla conseguente “scarsezza” di novità, fattori che probabilmente potrebbero aver un po’ bloccato la domanda. Un andamento tuttavia “bilanciato” dall’aumento delle richieste dei servizi IT e del comparto software.
Merita menzione infine quella che sembra essere la categoria che ha sentito più delle altre la crisi, ovvero l’elettronica di consumo. Anche se per questo settore i dati parlano di un apparente “paradosso”, essendo in aumento le vendite di TV LCD e Plasma ma in calo gli introiti, un andamento che si spiega con il notevole ribasso, un po’ dovuto alla contrazione della domanda e un po’ alla concorrenza tra i costruttori, del prezzo di vendita del singolo TV.
Non seguiranno il trend invece il mercato dei decoder per la TV digitale, favorito anche dai vari switch-off in molti paesi dell’Europa, e quello delle console da gioco e dei lettori Blu-ray, che faranno invece registrare un aumento delle vendite.