Samsung aveva svelato (indirettamente) il processore che verrà integrato nei Galaxy S9/S9+. Il produttore coreano ha ora annunciato l’avvio della produzione di massa dei SoC basati sulla seconda generazione della tecnologia a 10 nanometri, uno dei quali è proprio il nuovo Exynos 9810.
L’attuale tecnologia di processo 10LPE (Low Power Early) viene utilizzata per i processori dei Galaxy S8/S8+ e Note 8 (Exynos 8895 e Snapdragon 835). Dato che la nuova tecnologia 10LPP (Low Power Plus) è derivata dalla 10LPE, Samsung può ridurre il tempo che intercorre tra lo sviluppo e la produzione di massa. Inoltre è possibile ottenere una resa elevata fin dall’inizio. Questo potrebbe essere un altro indizio del lancio anticipato dei Galaxy S9/S9+ con processori Exynos 9810 e Snapdragon 845 (anche il SoC di Qualcomm viene prodotto nelle fabbriche di Samsung).
Il produttore sottolinea infatti che questi SoC verranno utilizzati per i dispositivi attesi per l’inizio del 2018. La seconda generazione della tecnologia FinFET a 10 nanometri offre prestazioni del 10% superiori e consumi del 15% inferiori rispetto ai precedenti processori realizzati con tecnologia 10LPE.
Samsung è già al lavoro sulla tecnologia 8LPP, simile alla 10LPP, che potrebbe essere utilizzata per i SoC del Galaxy Note 9. La tecnologia di processo a 7 nanometri richiede invece la litografia EUV (Extreme Ultra Violet).