Indagini terminate, e la conclusione conferma i sospetti emersi immediatamente dopo i primi fermi: l’autore del virus Sasser è il 18enne Sven Jashan, tedesco. Il virus che ha messo in scacco milioni di computer è dunque opera di un ragazzo la cui madre lavora nell’ambito informatico e la cui prima volontà era quella di creare un virus che debellasse altri virus.
Il ragazzo dovrà ora scontare una pena valutabile sui 5 anni di reclusione. Diversi i capi d’accusa per i quali è risultato incriminato: sabotaggio di computer, manipolazione di dati, distruzione di pubblici sistemi. Sarebbero state 143 le denunce a suo carico, e l’ammontare dei danni sarebbe dunque di 130.000€. In verità le macchine colpite sarebbero molte di più (circa 18 milioni in tutto il mondo) ed il danno, dunque, pressochè incalcolabile.
Tutto è iniziato con la volontà di creare un worm che debellasse i virus Bangle e MyDoom. Nacque così Netsky A, per cui Sven Jashan è già reo confesso. E’ poi arrivato però Sasser, worm che colpendo una falla di Microsoft è in grado di far riavviare il sistema rendendolo inutilizzabile.
All’epoca dell’uscita del worm la Microsoft propose una taglia di 250.000$ a chiunque fornisse notizie utili alla scoperta dell’untore del virus. Sasser e Netsky ancor oggi fanno paura: secondo gli ultimi dati forniti da Trend Micro i due codici maligni rimangono in testa alle statistiche degli attacchi registrati in Rete.