Pagare una tassa con un click, una multa con una app, o un ticket sanitario sfiorando il proprio smartphone: spesso queste immagini sono state affiancate ad una precisa idea di innovazione, una sorta di miraggio che cancella le code agli sportelli, annulla il costo delle attese, abbatte la burocrazia e rende più facile anche una delle operazioni storicamente meno gradite: i pagamenti alla pubblica amministrazione. Satispay è oggi al centro di questa chimera grazie all’ingresso in PagoPA, passaggio grazie al quale consente all’utente di creare sul proprio smartphone lo sportello personale presso cui accedere ad ognuno di questi servizi.
Spiega il gruppo: «Il nuovo accordo tra PagoPA e Satispay si inserisce nel quadro più ampio del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, il documento di indirizzo strategico ed economico destinato a tutta la PA, che accompagna la trasformazione digitale del Paese e che ha tra i suoi obiettivi principali quello di incentivare l’adozione di piattaforme abilitanti quali SPID (Identità Digitale), ANPR (Anagrafe Nazionale) e PagoPA». In pratica Satispay diventa un modo estremamente rapido ed efficace per interagire con tutti quegli enti pubblici in linea con PagoPA, ottenendo contabilizzazione e ricevuta in tempo reale. Il rapporto con la PA si fa così più trasparente ed immediato, restituendo una percezione completamente differente del rapporto con la “cosa pubblica”: la sensazione è quella di velocità ed efficienza, paradigmi per molti versi completamente nuovi rispetto a quelli che sono gli standard a cui il cittadino italiano è storicamente abituato.
Il costo è quello canonico del mondo Satispay: gratis al di sotto dei 10 euro, 20 centesimi per tutte le cifre al di sopra di questa soglia. Il servizio risulta come una delle alternative che è possibile scegliere nel momento in cui si procede con un pagamento tramite PagoPA: optando per Satispay si procede con i meccanismi soliti dello strumento, allineando il pagamento di una multa o di un ticket sanitario a quello di qualsivoglia altra spesa effettuata.
Alberto Dalmasso, CEO Satispay, si felicita di questa linearità di approccio, nella quale il modello tradizionale di pagamento è potuto essere applicato anche ad un mondo complesso come quello dei pagamenti alla pubblica amministrazione: «Satispay è nata con l’obiettivo preciso di cambiare le abitudini quotidiane di pagamento delle persone, facilitando loro la vita e generando risparmi soprattutto in termini di tempo. Un lavoro che abbiamo portato avanti con dedizione e che ci ha permesso nell’ultimo anno di raggiungere importanti accordi e traguardi. Fin dall’inizio, quando ancora non eravamo presenti nei supermercati o in negozi di brand famosi, il Team per la Trasformazione Digitale ha riconosciuto in Satispay uno degli strumenti capaci di contribuire al progetto strategico di digitalizzazione del Paese. La possibilità di essere parte di PagoPa, progetto centrale nella trasformazione digitale del Sistema Paese, è stato per noi in questo ultimo anno un costante stimolo per fare sempre meglio e per consegnare nelle mani dei cittadini un servizio efficiente, che semplificasse profondamente la gestione delle loro vite».
Da una parte il lavoro che la squadra guidata da Diego Piacentini sta facendo per rendere la PA una vera e propria piattaforma con cui interagire; dall’altra una startup italiana di successo, pronta a cercare nuovi sbocchi per la propria attività e nuove opportunità per i propri utenti; tra questi due poli v’è una grande bolla di vantaggi per la PA, per il cittadino ed a tutto vantaggio della percezione del rapporto tra le parti. Non da meno, va sottolineato come un passaggio di questo tipo possa far molto sulla strada della riduzione d’importanza del contante, poiché il trasferimento cashless della moneta dall’utente alla PA implica minori costi di gestione, maggior controllo dei flussi e consolidamento di quel denaro dematerializzato che da più parti si vorrebbe imporre come nuovo standard.
Lo Stato italiano, di fatto, diventa uno dei tanti esercenti disponibili per l’utenza Satispay. E probabilmente non è male poter pensare che una serie di cashback ottenuti con pagamenti effettuati su Satispay possano essere direttamente utilizzati per pagare una multa, una tassa o il bollo dell’auto.