Il processo di transazione che entro pochi anni porterà a una diffusione sempre più capillare delle self-driving car dovrà necessariamente essere accompagnato da una riprogettazione delle componenti interne delle automobili. Il nuovo volante hi-tech mostrato da Jaguar si inserisce appieno in quest’ottica di evoluzione della mobilità.
Si chiama Sayer (un omaggio al designer britannico Malcolm Sayer) ed è un volante ben diverso da quello che oggigiorno siamo abituati a impugnare una volta saliti su un veicolo. Integra un sistema di intelligenza artificiale in grado di fungere da assistente per il passeggero, fornendo informazioni personalizzate. La sincronizzazione dei dati attraverso una piattaforma cloud permette inoltre di non legarsi a una specifica vettura: in altre parole, uno strumento che punta al futuro delle quattro ruote tenendo in considerazione il passaggio dal concetto di ownership a quello di usership, che vedrà sempre più persone essere non più possessori di un veicolo, ma utenti.
Sarà integrato all’interno di FUTURE-TYPE, una concept car che Jaguar ha intenzione di presentare in via ufficiale nel corso dei prossimi mesi. Come già detto, Sayer è un esercizio di stile. Difficilmente lo si vedrà in un’automobile destinata al pubblico. Potrà comunque costituire un punto di riferimento per i designer e i progettisti che si troveranno a dover realizzare un volante evoluto da integrare nelle vetture a guida autonoma, dove la funzione che da sempre contraddistingue questa componente perderà per ovvi motivi la sua principale utilità.
Nell’immediato futuro dell’automaker ci sono le vetture elettriche: il SUV I-PACE farà il suo debutto sul mercato entro il 2018, forte di una nuova architettura studiata per ottimizzare gli spazi interni attraverso un alloggiamento del motore e degli organi di trasmissione studiato nei minimi dettagli. In cantiere anche una partnership con Lyft, concorrente numero uno di Uber nell’ambito del ride sharing.