Ci sono cose che un appassionato di Superbike non avrà mai la possibilità di assaporare davvero. Ci si può abbandonare su un divano e seguire una gara, ad esempio, ma non si avrà mai sulla pelle il vero clima eccitante della pista. Si può andare al circuito, ma non si avrà negli occhi l’aria frizzante del paddock. Si può riuscire forse ad arrivare anche al paddock, ma non si potrà comunque mai avere nel cuore la tensione dei box. Ci sono cancelli chiusi, porte sbarrate, limiti necessari.
Ma non per tutti: c’è chi ha la possibilità di vivere la gara sulla pelle, negli occhi e nel cuore: sono i vincitori della SBK eni Cup 2014, pochi competenti e appassionati tifosi ai quali il destino ha regalato una esperienza del tutto unica ed esclusiva.
SBK eni Cup 2014
Inizia tutto con un download: si va su App Store o Google Play, si cerca l’applicazione ufficiale per iPhone o per Android e la si installa sul proprio smartphone. A questo punto si tratta di mettere a frutto le proprie competenze: la gara si addice meglio a una Aprilia o a una Ducati? Lo stile di guida di Guintoli sarà più performante di quello di Melandri? E l’imprevedibile Giuliani come potrà piazzarsi? Rea saprà confermarsi? Il dito ha il dovere di dettare ciò che la mente suggerisce e il cuore interpreta: a colpi di tap sullo schermo il pronostico viene snocciolato e consegnato ai server pochi minuti prima che la gara abbia inizio.
SuperPole. Gara 1. Gara 2. Miglior Team. Gli utenti che meglio di ogni altro avranno dimostrato di leggere il futuro, avranno la possibilità di vivere la Superbike come mai nella vita succederà ancora: dal vivo, da vicino, nel cuore della gara, sulla pista, nei box, a stretto contatto con i piloti. L’impossibile diventa possibile, vero, immediato.
Laddove nessuna tv è in grado di arrivare, e laddove nessun biglietto è in grado di portare un tifoso, i vincitori della SBK eni Cup 2014 potranno invece vivere l’esperienza più incredibile del mondo della Superbike.
Una esperienza unica
L’11 maggio 2014 i vincitori delle prime 3 tappe SBK eni Cup 2014 hanno avuto la possibilità di vivere l’esperienza guadagnata grazie ai pronostici stilati in occasione delle prime gare dell’anno. Le porte dell’autodromo Dino e Enzo Ferrari di Imola si sono spalancate e i pass messi al collo dei fortunati hanno fatto il resto.
Le due giornate sono state un crescere di sorprese e di adrenalina: l’entrata nel paddock, con tutto il suo brulicare di festa, musica, ragazze ombrellino, moto e tifosi; l’attesa di fronte ai box, dove piloti e ingegneri si dividono tra interventi tecnici e abbracci ai tifosi; l’entrata nei box, in punta di piedi come per l’accesso in un luogo sacro, dove avviene l’impatto con la tensione di una SuperPole; la motocicletta, nuda, che si svela senza imbarazzi di fronte agli occhi mentre i tecnici operano la revisione antecedente la gara; il dialogo con i meccanici, il briefing tecnico, le domande, le curiosità di sempre a portata di mano; i piloti, gli autografi, i loro sguardi mentre riportano al team le sensazioni di gara; la pit walk, per guardare i piloti negli occhi uno ad uno e capire quale possa essere quello più affidabile per il prossimo pronostico.
E se già all’appassionato di motori sembra di aver toccato il cielo con un dito, in realtà non è ancora finita. Il giro dietro il palcoscenico della Superbike continua nel truck della regia, dove monitor e telecamere vengono guidate dal regista come si guida un’orchestra di archi: il rombo vicino della staccata è un assolo con controcanto, ove qualunque tifoso sa riconoscere ogni singolo sibilo anche a occhi chiusi.
Poi l’apoteosi: il piede sulla pista. La tribuna è piena e gli occhi di migliaia di tifosi sono puntati su quei pochissimi privilegiati che stanno salendo sulla Safety Car per un giro lanciato: curva Villeneuve, Acque Minerali, Variante Alta, quindi la Rivazza, l’ultima variante e infine la staccata verso il traguardo. Sapendo che nessuno, nessun altro tra le migliaia di presenze sui prati e in tribuna, avrà lo stesso incredibile privilegio.
Tutto merito di un’app e del concorso SBK eni Cup 2014:
Laddove la tv non può arrivare
C’è modo e modo di vivere una gara. Chi sta a casa, chi arriva in moto al circuito, chi acquista il pass per il paddock e chi vince un concorso e si sente protagonista per 48 ore. Ci sono ricordi che rimarranno impressi per sempre nella mente dei vincitori, piccole sensazioni che non si possono condividere su un social network e non si possono descrivere con semplici parole.
Perché non è altrimenti descrivibile l’olio sulle mani del tecnico che sta revisionando il cambio della moto; non si può raccontare altrimenti il friggere dei freni caldi appena estratti al termine della SuperPole; non si può narrare in alcun modo l’atmosfera delle prove, gli sguardi verso i tempi sui monitor, la soddisfazione per aver limato pochi centesimi e la fatica di una moto da smontare e rimontare in poche ore e senza sbavatura alcuna.
La cortesia del team Aprilia, l’umana disponibilità dimostrata in ogni frangente, il clima sereno che solo una sana passione per lavoro e sport può trasmettere. Quel passeggino nel box, con il bimbo che dorme cullato da un ingegnere mentre il papà sfida la variante e poi vola ai 290 Km/h sibilando davanti agli occhi della moglie. Gli scooter che sfrecciano dai box verso le hospitality, con piloti più o meno conosciuti inseguiti dagli obiettivi fotografici mentre scappano alla ricerca di qualche minuto di tranquillità; la tensione continua di Melandri mentre controlla tempi e telemetria, alternando consigli, foto, autografi, abbracci, sorrisi e sguardi d’intesa con la moto numero 33.
Immagini, piccoli francobolli, ricordi incisi nella mente. Solo i primi vincitori della SBK eni Cup 2014 hanno potuto viverli a Imola, in attesa che i prossimi possano godere di medesima esperienza sul circuito di Misano. Ne abbiamo raccolti alcuni e li abbiamo ordinati in una gallery fotografica, ma c’è qualcosa che la tv non può raccontare e che nemmeno queste immagini possono racchiudere: sono suoni, profumi e sfumature che soltanto un’app, la competenza e un pizzico di fortuna possono regalare.