Ci sono voluti più di 5 mesi ma ancora una volta l’iPhone Dev Team, la squadra di hacker che già aveva portato al mondo l’hack per sbloccare il primo modello di iPhone e che aveva mostrato come installarci Linux, è pronta a rilasciare tecniche e software per poter utilizzare l’iPhone 3G con operatori che non siano necessariamente quelli autorizzati da Cupertino.
La data di rilascio annunciata dallo stesso team è il 31 dicembre, a quel punto dovrebbe essere possibile cambiare liberamente operatore anche per chi non ha acquistato la versione libera (e più costosa) del telefono Apple. Il necessario è avere un iPhone con la versione 2.11.07 che ha già effettuato l’operazione di jailbreak, ovvero un altro hack (la cui spiegazione è da tempo disponibile in rete) che consente l’installazione sul telefono di qualsiasi tipo di software anche non approvato dall’App Store.
Non è difficile adesso immaginare la prima contromossa da parte di Apple. Già all’epoca dello sblocco del primo modello di iPhone, Cupertino rispose con un immediato update del software che di fatto bloccava tutti i telefoni che erano stati sottoposti all’hack. Lo stesso Steve Jobs all’epoca aveva detto: «Giochiamo al gatto col topo. La gente cerca di entrare abusivamente nei nostri sistemi ed è il nostro lavoro cercare di fermarli».
Il nuovo hack per sbloccare l’iPhone 3G si chiamerà yellowsn0w e dovrebbe essere scaricabile ed eseguibile in maniera molto user friendly, il suo utilizzo cioè dovrebbe essere stato pensato per tutti i tipi di pubblico e non solo per i più esperti e smaliziati.
Se però il primo hack rispondeva all’esigenza di avere lo stesso il telefono Apple nonostante non fosse commercializzato in moltissimi paesi, adesso che invece il telefono è disponibile in numerose nazioni non appare ben chiaro perchè si dovrebbe comprare un iPhone brandizzato, pagare la quota mensile all’operatore abbinato, per poi sbloccarlo e utilizzarlo con un altro operatore al quale si dovrà pagare altro traffico dati e voce.