Isamu Kaneko, programmatore giapponese autore del client di file sharing Winny, è stato scagionato da tutti i capi d’imputazione a suo carico, vincendo così la sua personale battaglia legale che lo ha visto contrapposto a coloro che l’accusavano di aver fornito ad oltre un milione di utenti il mezzo con cui scambiare file protetti da diritti d’autore.
Tutto ebbe inizio nel 2004, quando Kaneko si vide costretto ad abbandonare il suo lavoro di ricercatore presso l’Università di Tokyo in seguito all’improvviso arresto, poi revocato nel 2006.
Da allora la vicenda occupò le aule di tribunale per il ricorso contro la multa di 1,5 milioni di yen, pari a circa 12.000 euro, contestatagli da una corte di Kyoto per corresponsabilità nelle violazioni effettuate da parte degli utilizzatori di Winny.
Ora, il giudice ha posto fine alla questione, dichiarando Kaneko del tutto innocente e permettendogli di riprendere la sua normale attività.
È un verdetto che garantisce a me e agli altri sviluppatori il diritto di impegnarsi nella creazione e nel miglioramento delle tecnologie informatiche, nell’interesse di tutti.
Questo il commento rilasciato dal programmatore alla stampa, subito dopo la lettura della sentenza.