Se penso al web di una decina di anni fa, quando iniziavo ad avventurarmi nella Rete, vedo ancora nitidamente le immagini delle classiche pagine web, dove regnava il testo, accompagnato raramente da qualche immagine.
A causa delle connessioni di allora e i browser poco sviluppati, il web era per lo più fatto di parole, fonti statiche ma anche di prime forme di collaborazione online: la definizione è forse azzardata, ma i primi forum online furono, in un certo senso, i predecessori di quella che è ora la rete 2.0. Grazie ad essi, infatti, si iniziò a guardare al web come ad un luogo “popolato”, da condividere.
Chiedere informazioni o scambiarsi opinioni, tutto a un tratto, divenne più semplice grazie ai forum di discussione, che in qualche modo rappresentavano l’evoluzione di canali di comunicazione come le BBS.
Dai forum in poi, la strada del web è stata solamente in discesa, tanto che nel giro di pochi anni, ogni sito ha adottato il forum come spazio di apertura verso i propri utenti, dando loro modo di discutere le tematiche trattate dai creatori. Se ci pensate bene, tutti i più grandi portali italiani hanno seguito questo iter: la creazione del sito e la successiva apertura di un forum, attraverso il quale, spesso, hanno accresciuto il loro successo.
Accanto ai forum sono ora nati i blog, nuova forma di comunicazione, che, almeno in origine, non si è posta come alternativa, ma come canale diverso e più “intimo”.
I social network sono l’ultimo traguardo della rete, e al contrario di forum e blog, non hanno una sfera precisa di azione. Sui social network possiamo fare quasi tutto: avere un nostro spazio personale, leggere commenti altrui o chiedere informazioni. Queste piattaforme stanno rivoluzionando il web, e lo fanno rapidamente, raggruppando contenuti e informazioni che l’utente può gestire come crede, non uscendo mai dall’ecosistema interno.
Cosa cambia per i forum e i blog? Semplice, le piattaforme si adattano al modello dei social network, adottano funzioni “copiate” dai più famosi MySpace e Facebook, e cercano di renderne “sociale” l’utilizzo.
Per accorgersi di questo fenomeno è utile osservare l’evolversi di software come vBulletin, la cui piattaforma incorpora sempre più strumenti atti a creare non semplici forum, ma veri e propri social network, con la possibilità di creare gallerie di immagini e blog personali all’interno.
Lo stesso sta accadendo per i blog. Piattaforme come WordPress hanno a disposizione centinaia di plugin per rendere i propri diari “sociali”.
Perché tutto questo? La risposta più ovvia va individuata forse nella tendenza odierna a vedere i forum come qualcosa di “vecchio”, appartenente all’era 1.0, poco interattivi e innovativi per attirare ancora interesse; tutto ciò si sta rivelando vero anche per i blog, meno “anziani”, ma ugualmente colpevoli di apparire “statici” di fronte a moderne piattaforme di social networking.
Nulla di più falso! I forum vanno a colmare una buona parte di domande specifiche e tecniche, in vari ambiti e settori, a cui riescono a dare risposte mirate, provenienti da persone che lavorano o hanno esperienza, spesso di livello professionale, in quell’ambito.
Lo stesso accade per molti blog tematici, che spesso rappresentano un utile completamento dei forum. Non possiamo dire altrettanto per i social network, che nonostante la loro partecipazione innovativa, abbassano il “livello di contenuti” della rete, rappresentando di fatto uno svago per l’utente, ma non una fonte di informazioni utile e altrettanto “pronta” quanto quella di un blog o di un forum.
Non vedo quindi un’utilità pratica nel rendere forum e blog sempre più simili ai social network, più inclini ad argomenti da chat, piuttosto che a discussioni tecniche e di livello anche elevato.
Dal mio punto di vista, il web di domani dovrà saper tenere ben distinti questi mezzi di comunicazione e le relative piattaforme software utilizzate, cercando di ordinare i contenuti e non generare eccessiva confusione in essi.