Scegliere un nuovo televisore sta diventando un’impresa sempre più complessa, vista l’ampiezza dell’offerta in termini di funzionalità, prestazioni e dimensioni della diagonale.
Un ulteriore elemento di scelta è inoltre la tecnologia realizzativa dello schermo: infatti oggi si hanno a disposizione almeno due alternative per i televisori di nuova generazione, lo schermo LCD o quello al plasma, senza considerare i televisori con schermo CRT, ormai a fine produzione, e quelli OLED ancora non apparsi sul mercato.
Sebbene le tecnologie LCD e plasma abbiano ormai raggiunto punte di eccellenza in termini di qualità delle immagini, ci sono delle differenze di base che è utile considerare per scegliere il prodotto che più si adatta alle proprie esigenze.
Partendo dagli elementi oggettivi, i televisori LCD attualmente sul mercato hanno diagonali che vanno da 10 a 52 pollici, mentre i plasma da 32 a 103 pollici. Dunque se si vuole un televisore di grande o di piccolo formato la scelta è obbligata, mentre nel range 32/52 pollici si hanno a disposizione entrambe le tecnologie.
In quest’ultimo caso devono essere confrontati altri aspetti, legati alla qualità dell’immagine (luminosità, contrasto, colore, tempo di risposta) e alle caratteristiche proprie del prodotto e della tecnologia (risoluzione, angolo di visuale, peso). In genere le valutazioni sui primi sono valide in linea di principio, in quanto la qualità dell’immagine può essere percepita dagli utilizzatori in modo diverso in base alla propria sensibilità o agli accorgimenti tecnologici applicati dai produttori.
Le seconde sono in continua evoluzione, dovendo la tecnologia cercare di migliorare le caratteristiche in cui risulta più carente.
Sulla scorta di quanto detto, possiamo affermare che gli schermi LCD hanno, rispetto agli schermi al plasma, i seguenti aspetti positivi:
- risoluzione più elevata a parità di formato e fascia di prezzo;
- minor consumo energetico;
- durata superiore (anche se negli ultimi modelli di shermi al plasma la durata è comparabile a quella degli schermi LCD);
- minor suscettibilità al fenomeno del burn-in (i televisori al plasma tendono a memorizzare le immagini che restano troppo a lungo ferme sul video e ciò può provocare sullo stesso aloni o macchie);
- peso inferiore e dunque maggiore semplicità dell’installazione a muro.
Gli schermi al plasma hanno invece i seguenti aspetti positivi rispetto agli schermi LCD:
- livello del nero più profondo;
- maggior contrasto;
- colori più luminosi;
- angolo di visuale più elevato;
- maggiore frequenza di aggiornamento e dunque migliore riproduzione delle immagini in movimento.
I primi tre elementi sono conseguenza del fatto che i televisori con schermo al plasma non hanno bisogno di retroilluminazione, invece necessaria per gli schermi LCD.
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