Da secoli si fantastica sull’uomo che colonizza la Luna: quel giorno potrebbe essere un po’ più vicino, dato che l’agenzia spaziale del Giappone ha appena scoperto una enorme grotta sotto la superficie lunare che potrebbe essere trasformata in una base per i primi coloni spaziali. È talmente grande da poter ospitare una intera città, offrendo peraltro riparo da radiazioni, sbalzi termici e dalle micro-meteoriti che puntualmente colpiscono la superficie del nostro satellite e che potrebbero causare gravi danni agli astronauti o alle attrezzature.
La grotta è stata appena stata scoperta da un gruppo di ricercatori della Purdue University, utilizzando i dati inviati dalla sonda giapponese Selene; si trova nel lato della Luna rivolto verso il nostro pianeta, precisamente a 200 metri da un’area di cupole vulcaniche conosciute come le Marius Hills, all’interno dell’Oceanus Procellarum. V’è da sottolineare che l’infrastruttura di Selene non è stata progettata per scovare caverne nel sottosuolo, quindi il rilievo di tale grotta è stato reso possibile dal fatto che è molto grande. Infatti, è lunga 50 chilometri e profonda oltre 1.000 metri.
Finora l’ipotesi migliore per una base terrestre sulla superficie lunare era quella di costruire nel sottosuolo. Infatti, sebbene il passato vulcanico della Luna ci abbia suggerito che il satellite fosse dotato di strutture del genere, finora non ne era mai stata provata l’esistenza. Così il ricercatore di JAXA, Junichi Haruyama, spiega perché grotte di questo tipo potrebbero essere le migliori candidate per future basi.
Sapevamo di questi luoghi che vengono considerati come tubi lavici, ma la loro esistenza non era stata finora confermata. Risultano interessanti grazie alle condizioni termiche stabili e alla capacità di proteggere persone e strumenti da micro-meteoriti e dalle radiazioni del raggio cosmico.
Tale ambiente stabile e protetto lo rende un obiettivo molto attraente per la ricerca scientifica. Infatti, la caverna potrebbe essere utilizzata come una base per gli astronauti e le loro attrezzature, dato che li proteggerebbe dalle temperature esterne estreme tipiche della Luna e dai raggi UV emanati dal Sole. L’interno della grotta non è stato comunque ancora esplorato, dunque la speranza è che studiandolo emergano ulteriori dettagli positivi.
L’obiettivo a lungo termine è quello di sbarcare sulla Luna, esplorarla e fare in modo che la permanenza dell’uomo sia possibile per lunghi periodi, dando così agli scienziati la possibilità di effettuare ricerche a lungo termine. Attualmente, gli Stati Uniti sono gli unici ad aver portato gli esseri umani sulla superficie lunare, ma anche la Cina e la Russia hanno dichiarato di voler condurre le prime missioni di questo tipo entro il 2030-2036, come parte dei loro ambiziosi programmi di esplorazione spaziale.