UPDATE: un aggiornamento proveniente dalla Cina informa come l’uomo non sia deceduto, bensì rimasto in coma e in via di lenta ripresa. Riporteremo tutte le nuove informazioni sul caso non appena si renderanno disponibili.
Proviene dalla Cina la notizia di un secondo decesso causato da una scossa elettrica durante l’utilizzo di iPhone. Dopo la hostess ventitreenne, uccisa nel tentativo di rispondere a una chiamata, un uomo ha perso la vita dopo 10 giorni di coma e agonia. E il responsabile sarebbe sempre un caricatore non originale.
Desta preoccupazione la seconda vittima da scossa elettrica causata da un melafonino, in questo caso un iPhone 4, in quel della Cina. E si inizia a parlare di una maggiore regolamentazione degli accessori di terze parti e non originali, creati senza alcun rispetto delle più basilari regole di sicurezza e quindi pronti a diventare degli strumenti killer.
La vicenda ha coinvolto Wu Jian Tong, un uomo di 30 anni. Nel tentativo di connettere il proprio iPhone 4 a un caricatore contraffatto, il giovane ha subito una violenta scossa elettrica. Impossibilitato a rimuovere le mani dal dispositivo, ha chiamato la sorella in un disperato appello d’aiuto:
«Sono stato fulminato!»
La donna ha quindi cercato di rimuovere il caricatore dalla Rete e, nel farlo, ha percepito distintamente la tensione elettrica, sebbene d’intensità minore rispetto a quella letale sofferta dal fratello:
«Ho iniziato a sentire un dolore da puntura alle dita. La corrente è passata dalle mie dita al braccio e quindi ai piedi, attraversando il mio corpo.»
Rimosso il caricatore dalla presa elettrica, la donna ha immediatamente chiamato i soccorsi: sopraggiunti sul luogo, i medici hanno praticato delle misure d’emergenza per la rianimazione, tuttavia la vittima non si è mai risvegliata dal suo coma. La scossa pare abbia infatti causato un momentaneo arresto cardiaco e la deprivazione d’ossigeno al cervello ha portato, di conseguenza, a seri danni cerebrali.
L’episodio sottolinea, se ancora ve ne fosse bisogno, come la contraffazione dei dispositivi elettronici sia una questione da non prendere sottogamba. Così come si è ricordato per il caso della giovane hostess, delle ricerche a campione hanno dimostrato come i caricatori clonati cinesi non presentino un isolamento corretto dei contatti elettrici, a cui si aggiunge un surriscaldamento non regolare dato l’impiego di voltaggi del tutto aleatori e la totale assenza di sistemi di sicurezza per l’interruzione dell’alimentazione in caso di corto circuito. Non è da escludersi che alcuni di questi prodotti non siano arrivati anche sul mercato europeo: basti sfogliare eBay per vedere quanti di questi caricatori siano disponibili per la spedizione anche in Italia, sebbene non sia dato sapere se qualcuno li abbia già acquistati. L’unico modo per proteggersi è utilizzare unicamente prodotti originali Apple o di società terze certificate dalla stessa Cupertino.