.scot: la Scozia vuole un proprio dominio internet

La Scozia spinge per la nascita di un dominio internet dedicato a persone ed organizzazioni di origini scozzesi. Chiesto il supporto al governo britannico.
.scot: la Scozia vuole un proprio dominio internet
La Scozia spinge per la nascita di un dominio internet dedicato a persone ed organizzazioni di origini scozzesi. Chiesto il supporto al governo britannico.

Due anni fa, la società no-profit Dot Scot Registry (DSR) era stata creata con l’intento di proteggere la nascita di .scot, un dominio completamente personalizzato per la Scozia. Adesso, il governo locale ha incrementato il proprio sostegno dopo che la International Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN) ha annunciato la volontà di accettare la richiesta di nuovi domini di primo livello dal 12 gennaio 2012.

Non è un caso dunque che Alex Neil, segretario del gabinetto della Scozia per le infrastrutture e gli investimenti di capitale, abbia scritto al ministro della cultura del Regno Unito, Ed Vaizey, nel tentativo di trovare appoggio anche da parte del governo britannico per la nascita del dominio. «Il governo scozzese supporta DSR perché crede ci sia una forte richiesta per il dominio .scot.», ha dichiarato al riguardo Neil.

«Sono sicuro che il governo britannico si prenderà le sue responsabilità come capo dell’infrastruttura internet nell’isola sostenendo il nostro movimento. Sono convinto che il dominio sarà una meravigliosa risorsa per stabilire una identità distintiva per molte persone ed organizzazioni che vogliono identificare le proprie origini scozzesi non solo localmente, ma anche in tutto il mondo», ha continuato spiegando le ragioni che hanno spinto il governo scozzese a supportare la nascita di un dominio che sia completamente dedicato ai siti internet e ai blog di natura locale.

Stewart Nicol, direttore generale della Camera di Commercio di Iverness, ha aggiunto che sarebbe una grande opportunità per la Scozia di identificarsi con decisione nella vasta rete di internet, sebbene mantenga le proprie perplessità, già espresse due anni fa, circa la velocità della banda larga nelle Highlands, ancora considerata non ad un livello tale da garantire alle imprese online una crescita efficace.

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