Benché fortemente ispirata alla fantascienza, la saga di Start Trek è stata diverse volte fonte di ispirazione per ingegneri, scienziati ed inventori. L’ultima conferma riguarda il settore medico, con un dispositivo che ricorda molto da vicino il tricorder, computer dotato di svariati sensori e fedele compagno di viaggio del celebre capitan Spock. Trattasi di SCOUT, un prodotto realizzato dall’azienda Scanadu per consentire semplici diagnosi mediche in tempi brevissimi, anche agli utenti domestici.
SCOUT è infatti un piccolo box dotato di sensori, sistemi di elaborazione ed altri accessori che, mediante un semplice contatto con la tempia sinistra di un paziente per pochissimi secondi, riesce a ricavarne informazioni riguardanti svariati parametri. Dalla temperatura al battito cardiaco, dal livello di ossigeno nel sangue all’attività elettrica cerebrale, SCOUT fornisce quindi un quadro clinico generale piuttosto dettagliato, comunicando tutte le informazioni registrate ad un dispositivo come uno smartphone o un tablet. È possibile inoltre verificare la presenza di diversi tipi di infezione, con suggerimenti sul da farsi direttamente sul device dell’utente.
Ciò ne rende quindi possibile un utilizzo anche da parte di utenti non esperti di medicina, soprattutto grazie al costo decisamente accessibile. SCOUT è infatti in attesa di approvazione da parte delle autorità statunitensi e dovrebbe giungere sul mercato entro la fine del 2013 ad un prezzo di 150 dollari per unità. Inoltre, potrebbe essere presto accompagnato da ulteriori modelli decisamente più economici, al punto che potrebbero essere addirittura “usa e getta”. Il tutto, grazie al lavoro svolto da medici, ingegneri, programmatori ed altri collaboratori assoldati da Walter de Brouwer per realizzate tale progetto, formando quattro diversi team che hanno cooperato fino a produrre i primi prototipi pienamente funzionanti.
Il progetto SCOUT nasce quindi con l’obiettivo di semplificare, velocizzare e rendere più economica l’analisi di diversi parametri vitali dei pazienti, permettendo di immagazzinarli in un dispositivo di elaborazione, di visualizzarli in maniera semplice e chiara e di consentirne l’utilizzo anche ai non addetti ai lavori. L’idea, d’altro canto, è nata in seguito ad alcuni problemi che hanno condotto il figlio di de Brouwer in terapia intensiva, ove ogni giorno infermieri e medici mostravano chiari problemi legati alla difficoltà d’utilizzo degli strumenti a loro disposizione. SCOUT vuole quindi risolvere in un sol colpo svariati problemi, dimostrando l’importanza della tecnologia nel settore medico.