Scrabulous, il contenzioso sfuma sul nascere

Scrabulous è una applicazione per Facebook della RJ Software, ma Scarabeo è un marchio Hasbro. Tra le parti è nato un contenzioso a cui ora la stessa Hasbro ha deciso di porre fine ritirando la propria denuncia: il processo termina prima di iniziare
Scrabulous, il contenzioso sfuma sul nascere
Scrabulous è una applicazione per Facebook della RJ Software, ma Scarabeo è un marchio Hasbro. Tra le parti è nato un contenzioso a cui ora la stessa Hasbro ha deciso di porre fine ritirando la propria denuncia: il processo termina prima di iniziare

I contenziosi relativi al gioco Scarabeo sono giunti ad un finale anticipato. Storia di copie e di denunce, di applicazioni e di social network, storia che però non matura e trova invece una soluzione a sorpresa dopo che le premesse lasciavano presupporre una sfida in tribunale: Hasbro ha infatti ritirato la propria denuncia contro la RJ Softwares.

Da una parte c’è Hasbro, azienda che ha in mano i diritti di Scarabeo per la zona comprensiva di Stati Uniti e Canada. Dall’altra vi sono i fratelli Rajat e Jayant Agarwalla, indiani, a capo del progetto “Scrabulous”. Tutto è iniziato nel momento in cui la Hasbro ha puntato l’indice contro “Scrabulous”, applicazione per Facebook che simula in tutto e per tutto il gioco di cui la stessa Hasbro detiene i diritti. Nella ferma intenzione di far valere la propria posizione, la Hasbro ha avviato procedura legale contro la RJ Softwares per veder riconosciuto il proprio copyright sul gioco. Non solo: parallelamente la Hasbro ha prodotto una applicazione alternativa sperando di emulare il successo della controparte. La copia, però, si è rivelata migliore dell’originale ed il progetto Hasbro (portato avanti in comunione con i tecnici Electronic Arts) non ha inizialmente raccolto i risultati sperati.

Tutto lasciava pertanto preludere ad un finale incandescente. Al contrario, il finale è stato anticipato dalla stessa Hasbro, la quale ha ritirato la denuncia. Le motivazioni sarebbero nell’atteggiamento collaborativo della controparte e nella soddisfazione per aver ottenuto le modifiche richieste all’applicazione sotto accusa. L’impronta Scrabulous, insomma, è ora sufficientemente differente da Scrabble, dunque c’è spazio per entrambi e ricorrere ad una causa in tribunale avrebbe portato più rischi che non opportunità.

Una ulteriore denuncia, peraltro, sarebbe stata portata avanti dalla Mattel, detentrice dei diritti su Scarabeo al di fuori delle zone gestite dalla Hasbro. Anche in questo caso i fratelli Agarwalla vedono l’indice puntato contro la loro popolare applicazione, ma su questa indagine parallela nulla è dato al momento a sapersi. Oggi la RJ Softwares gestisce le applicazioni Wordscraper e Lexulous, ma il contenzioso (morto sul nascere) sembra nel frattempo iniziare a restituire alla Hasbro i primi risultati in termini di utenza. Il che è forse il motivo principale alla cessazione del contenzioso: attorno ad una applicazione come Scrabulous gravitava un giro d’affari approssimativamente pari a 25000 dollari mensili.

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