Nonostante Apple abbia smentito l’indiscrezione che la vede al lavoro su un iPhone low-cost destinato alla Cina e ai Paesi emergenti, l’ex CEO di Cupertino John Sculley ha recentemente sostenuto la necessità per l’azienda di creare uno smartphone più economico. Questo perché, a suo parere, nei Paesi più sviluppati il mercato degli smartphone sta rapidamente raggiungendo la saturazione e pertanto la mela dovrà obbligatoriamente rivolgere la propria attenzione ai paesi in via di sviluppo.
Apple deve adattarsi ad un mondo molto diverso. Visto che stiamo passando dagli smartphone da 500 dollari a quelli da 100 dollari, è evidente che bisogna ripensare tutta la catena delle forniture e il modo con cui puoi produrre comunque questi prodotti e continuare a guadagnarci su.
Queste le parole con cui John Sculley, l’uomo che ha guidato Apple nel decennio tra gli anni ’80 e ’90, ha spiegato il perché Cupertino dovrebbe dedicarsi alla produzione di un iPhone low-cost. Peraltro il pericolo Samsung è dietro l’angolo: il gruppo sudcoreano sta rapidamente riducendo il gap che lo separa da quello statunitense, anche nel segmento degli smartphone di fascia alta. «Samsung è un competitor straordinariamente valido. La differenziazione tra Samsung Galaxy e iPhone 5 non è più tanto evidente come un tempo». Se dunque Apple vorrà recuperare la quota di mercato persa soprattutto a causa del suo maggiore rivale, dovrà cambiare strategia.
Tale strategia dovrebbe prevedere appunto la realizzazione di una variante economica di iPhone pensata per i mercati emergenti, in modo tale che Apple possa crescere, per diffusione, anche nei paesi in via di sviluppo.