Grazie al SIM Application Toolkit è possibile far apparire una nuova voce, tra quelle dei menù, che raccoglie alcuni servizi offerti dall’operatore proprietario della scheda inserita nel cellulare. Ad oggi questo è l’unico standard tecnologico usato di quest’ultimi per personalizzare la SIM, ma in base a recenti specifiche promosse dalla Open Mobile Alliance, sarà possibile mettere un intero sito Web all’interno della smartcard.
SCWS, acronimo che sta per Smart Card Web Server, è un Web server residente appunto sulla SIM, che permetterà agli operatori di offrire nuove tipologie di servizio ai propri clienti, in maniera completamente trasportabile tra un telefono e l’altro. Un po’ come i contatti salvati nella scheda, che rimangono nonostante questa si sposti su un nuovo device.
La tecnologia del Sim Application Toolkit ha un numero limitato di possibilità da sfruttare: mandare sms, fare chiamate e poco altro. Interagire con un sito Web mette invece a disposizione un ventaglio incredibilmente più ampio di strumenti: accesso ad informazioni memorizzate nelle SIM, capaci di contenere anche gigabyte di dati, pagine Web che possono sfruttare appieno le capacità del browser del device, offrendo contenuti multimediali e non solo testuali. Ma anche una portabilità istantanea di molte informazioni da un terminale all’altro, utilizzo di interfacce con cui gli utenti hanno già familiarità e molto altro. Basta pensare a cosa oggi siamo in grado di fare con i siti Web che utilizziamo quotidianamente sul nostro cellulare per capire fino a dove ci possiamo spingere.
Il fatto di avere un webserver in locale, consentirebbe inoltre di risolvere i problemi legati alla copertura della rete. Una volta memorizzate le informazioni della SIM, saremmo in grado di manipolarle anche senza avere campo, lasciando poi ad una successiva operazione di sincronia il compito di applicare le nostre modifiche sui dati memorizzati nel server centrale.
Anche Telecom Italia, in un suo documento, menziona le potenzialità offerte dal SCWS, sottolineando come l’uso del paradigma del mobile Web per questo tipo di applicazioni migliori l’usabilità e veicoli una ricca esperienza utente agli utilizzatori, lasciando all’operatore un ampio margine d’azione.
Vedremo se, risolti gli inevitabili problemi tecnici nell’adozione di un nuovo standard tecnologico, quanto è stato prospettato corrisponderà effettivamente alla realtà che ci aspetta.