Il primo aprile, giorno di scherzi e goliardia, online si è assistito alla solita rincorsa al rumor più inverosimile per fare scherzi cogliendo l’occasione fornita dal Pesce d’Aprile. In un solo giorno, ad esempio, a Google sono stati accreditate le acquisizioni di Facebook, del Governo americano e di Skype. Se le prime due sono inverosimili, però, l’ultima ha quantomeno uno sfondo di possibilità reale. Ed il rumor, quando ormai siamo al 2 aprile da svariate ore, ancora non s’è spento. A questo punto il fatto che sia vero o meno conta abbastanza poco: la cosa certa è che non giungeranno indicazioni in merito dalle parti coinvolte.
Inutile dibattere sulla veridicità dell’ipotesi o meno, dunque: in assenza di smentite, è più utile riflettere sulla fattibilità dell’idea. Perchè due realtà sono assodate: Google manca di una presenza forte nel mondo dell’instant messagging (e ancor di più nel mondo del VoIP) ed eBay sta cercando la via migliore per lucrare al massimo sull’asset acquisito ai tempi della CEO Meg Whitman. Il punto di contatto, insomma, esiste. Che sia vendita o semplice collaborazione, questo non è dato a sapersi: l’ipotesi parla semplicemente di un contatto tra le parti, contatto da cui si teorizza possa nascerne qualcosa di concreto in tempi relativamente brevi.
Tra i due gruppi non scorre buon sangue. Google ha creato Google Talk e Skype non ne ha pagate le conseguenze; eBay ha creato un simil-eBay, ma l’originale ne è uscito senza graffi; Google ha creato il proprio sistema di pagamenti, ma PayPal ha retto assorbendo bene l’urto. Inevitabilmente, dunque, nel tempo i rapporti si sono logorati e tra le parti le collaborazioni sono limitate all’aspetto promozionale: eBay è ad oggi uno dei più attivi inserzionisti del sistema AdWords.
La cosa risaputa è che eBay sta meditando il da farsi con Skype: la divisione dedicata sta crescendo con numeri importanti, ma le sinergie con eBay e PayPal non vengono a galla e così l’ipotesi di una lucrosa cessione non viene scartata. E questo è risaputo fin da prima, il Pesce d’Aprile non vi ha nulla a che vedere. È noto, inoltre, il fatto che Google Talk non sia stato il successo che Mountain View auspicava: l’instant messenger minimalista non ha raggiunto un’utenza di massa accettabile e l’integrazione con Gmail non è stata sufficiente a lanciare con forza il client contro i big del settore. Ora, dunque, Google potrebbe ipoteticamente decidere di passare dal portone principale e sfoderare il proprio portafoglio per mettere a segno il colpo da novanta.
Il primo aprile è passato, ma il rumor lanciato da TechCrunch ancora non sfuma. Le voci ipotizzano una quotazione da 6 miliardi di dollari, le parti non commentano. Peraltro Skype era stata avvicinata nei mesi scorsi anche al gruppo 3, il quale dopo l’esperimento SkypePhone avrebbe potuto rilevare la divisione costruendoci su un servizio vocale decisamente innovativo. Quel che il primo aprile si è detto, tutto sommato, non è di fondamentale importanza. Le certezze, infatti, sono nel fatto che l’ipotesi è plausibile. E che Skype continua a rimanere qualcosa di appetibile per molti, eBay compreso.