Tratto da qui (pag. 56):
Seduta di mercoledì 18 giugno 2008
Audizione del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega per l’editoria, Paolo Bonaiuti, su questioni inerenti il settore dell’editoria
[…]
RENATO FARINA […] A proposito di Internet, sono d’accordo che vada sostenuto, anche se è curioso che Di Pietro, che gestisce uno dei blog più importanti d’Italia, chieda un sostegno ai blog. Si tratta di un piccolo conflitto di interesse, ma questo non c’entra. Si parla di Internet come luogo della massima democratizzazione. È vero, però è anche luogo della giungla. Se infilate una mano in Internet e poi cercate di ritirarla, vi mancheranno almeno tre falangi, perché qualcuno nel frattempo ve le avrà mangiate! Internet prospera moltissimo sull’anonimato, ma non ritengo democrazia quella, basata sulla delazione fatta attraverso i famosi nickname, che non sono regolati e che portano a cause di diffamazione che non si risolvono mai.
Abbiamo poi il mito dei motori di ricerca, che dovrebbero essere neutrali e che invece sono evidentemente condizionati, a loro volta, da interessi finanziari. Se digitate il vostro nome su un motore di ricerca e siete di centrodestra, verranno fuori le cose più atroci del mondo. Se siete di sinistra, vedrete le cose migliori. (Commenti) Ve lo garantisco. Google Italia è così, provate. Ci saranno al suo interno certi algoritmi che permettono questo.
Faccio un esempio che mi riguarda: esistono siti che vengono divisi equamente, ma quelli che appaiono nella prima pagina sono tutti contro di me, dicendo in proposito peste e corna, tanto che, se mi vedessi per strada, mi prenderei a schiaffi. Magari voi sareste anche d’accordo, ma io no!
[da Mantellini | Vanz ]
p.s. Cercando “Renato Farina” su Google Italia, peraltro, il riscontro non è nemmeno così drammatico. La scheda di Wikipedia, qualche petizione avversa, i suoi libri. Da pagina 2 in poi la cosa peggiora. Certo però sono queste dichiarazioni che si autoaffermano: da domani cercando “Renato Farina” su Google Italia, infatti, scaturirà sì presumibilmente tutto il peggio del peggio. Ma non sarà stata colpa di un algoritmo.