Second-Life è morto?

Second-Life è morto?

Facebook, MySpace, LinkedIn e tutti i social-network: in rete non si parla d’altro.

In Internet il binomio più ricorrente sembra essere Internet = reti sociali.

Sappiamo che non è così, eppure insistentemente si assiste ad una sovrapposizione tra le reti sociali (vero fulcro del 2.0) e il mondo della rete.

E (proprio in questi giorni) mi domandavo: ma Second Life? Che fine ha fatto quella che sembrava essere un’applicazione assolutamente rivoluzionaria e geniale?
È solo una mia impressione oppure il declino che ha subito è stato eclatante?

Le stesse aziende (che in passato avevano ampiamente investito in questo mondo) ora vedono le loro “isolette finanziare” completamente disabitate e inutilizzate.

Penso che la sostanziale differenza rispetto a quello che può essere quanto offerto da Facebook sia semplicemente in termini di “minore carico di lavoro”: Facebook è il regno della semplicità, non serve altro che una banale iscrizione con un indirizzo mail.

Il fatto che Second Life richieda l’installazione di un programma ha rappresentato (e rappresenta tuttora), a mio modo di vedere, una barriera che molte utenze non hanno intenzione di superare.

Voi cosa ne pensate? Pensate che Second Life abbia ancora qualcosa da “dare”? Ne siete accaniti utilizzatori?

Sia chiaro: la mia non vuole né essere una polemica, ma semplicemente l’esternazione di una sensazione del tutto personale che mi piacerebbe desse luogo ad una discussione sul tema.

Resto dell’idea (almeno per il momento) che Second Life abbia ancora poco da dire in determinati settori e che il ruolo (sempre più scalzante) dei social-network continuerà a guadagnare terreno ancora per qualche tempo.

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