Second Life per lo studio dei comportamenti umani?

Second Life per lo studio dei comportamenti umani?

Recentemente ho dedicato tre post a Second Life, ai suoi limiti e alle sue potenzialità e ho evidenziato come l’approccio delle aziende nei suoi confronti non deve necessariamente limitarsi ad iniziative di branding e advertising ma che è possibile spaziare anche in altri campi come la Ricerca e Sviluppo e l’e-Learning.

Oggi ho letto un vecchio articolo su BBC News dove viene presentato un ulteriore utilizzo di Second Life: un laboratorio umano virtuale, dove gli scienziati possono studiare i comportamenti dei residenti. I vantaggi sono evidenti: maggiore facilità nel reclutare persone per le ricerche e notevole risparmio sui costi.

Inoltre sembra che questo approccio, recita l’articolo, abbia una sua validità dimostrata dal fatto che i primi studi rivelino come i residenti, o giocatori nel caso di World of Warcraft, spesso adottino comportamenti riconducibili alla propria vita reale, la First Life come viene definita dagli utenti di SL. Insomma si sostiene che gli avatar si comportino in maniera analoga sia su SL che offline.

Effettivamente per quanto mi riguarda è più o meno così (anche se ammetto di essermi fatta più magra di fianchi e con più seno), nel senso che quando parlo con gli altri residenti sono spontanea e sincera ma è risaputo che spesso le persone che entrano in SL si divertono a crearsi una vera e propria differente seconda vita: ad esempio molti uomini scelgono di vivere la second life nei panni di una donna (ho letto sulla guida ufficiale di Second Life che il 18,6 percento dei membri maschili ha ammesso di vivere la loro seconda vita come donna), altri vogliono vivere l’esperienza di tornare indietro nel tempo, ad esempio nell’Età Vittoriana. In molti quindi sono alla ricerca di qualcosa di “diverso”, se poi anche in questi casi gli utenti non riescano difatti a scrollarsi di dosso le proprie peculiarità personali e caratteriali questo è un altro discorso e forse è proprio partendo da questo presupposto che gli scienziati sono così interessati a Second Life e simili come campo di ricerca.

Voi che ne pensate? Se avete un avatar su Second Life potreste dirmi come vi comportate al suo interno?

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